Murubutu - Anna e Marzio testo (lyrics)

[Murubutu - Anna e Marzio testo lyrics]

Ehi, ehi, seh un'altra storia, ehi
Questa è una storia vera
La storia di Anna e Marzio, ehi

Anna guardava i suoi fiori come
Si guardano i figli
Esposti al sole in via Solženicyn numero 15
Il suo balcone fra i tigli
Era un giardino pensile
Fitto di gigli ed ortensie
Pollini e resine dense
Viveva sola da tempo in
Un appartamento del centro
Di fronte al carcere sorto
All'interno del vecchio convento
Da quando il marito s'era spento in inverno
Aveva perso la voglia di guardarsi
Dentro per sentirsi meglio
Ora sognava un'altra vita, un'altra aurora
Anna bello sguardo che ogni
Giorno perde qualcosa
Sognava un nuovo amore che
La portasse altrove
E le ridesse ancora la gioia
Di non morire sola
Marzio arrivò nell'ora di un
Pomeriggio di maggio
Tradotto da Regina Coeli nel
Braccio numero quattro
Lei lo vide d'un tratto e fu
Incanto mentre bagnava le dalie
Lui con la chioma amaranto
Intanto sorrideva alle guardie
Marzio Febbraro, figlio di un operaio
Era stato fabbro, fioraio e soprattutto ladro
Soprattutto ladro, diceva, di cose e di cuori
"I migliori anni io li ho spesi
Appresso a donne e fiori"
Anna annaffiava le ginestre
Di fronte alla cella corrispondente
Per seguirne i racconti lui amava dirle:
"Se le case hanno gli occhi nelle finestre
Beh, le tue bella mia
Piangono tutti i giorni"

Prendi le viole più belle, stupende
Vieni, vieni con me vieni, vieni con me
Io e te insieme per sempre, calendule
Vieni, vieni con me vieni, vieni con me
Ma quanti sono i fiori? Eh, se ne ho visti
Eh
Son quanti i cuori soli! Eh, se ne ho visti
Eh

Marzio la incantava intrecciando parole
Pareva un attore in azione
Un Adone dietro le sbarre rugginose
E lei che lo ascoltava adorante per
Ore mentre un sole sornione
Allungava l'ombra della prigione
Fino al balcone
Diceva di sé: "Vuoi fidarti di me?
Sì, sì, ho fatto qualche errore
Ma adesso so cosa voglio"
"Non ti fidi me? Vuoi fidarti di me?
Io ti porterò con me
Laddove fiorisce il mondo
Vedremo tulipani e lavanda fra
I vari fiumi d'Olanda fra bulbi rari tra i
Mulini bianchi della Mancia
Fra i rosai di Samarcanda o di Francia
Le ginestre giganti nei grandi
Giardini de Bahía Blanca
Vedremo l'alba tra i gelsi
I rododendri ed incensi intensi
I mandorli in fiore tra le
Felci della valle dei templi
Lì gli arcobaleni e gli
Steli sono accomunati dall'indaco
Come i sentieri della moschea
Azzurra di Istanbul
E nessuno potrà separarci, bella mia
Perché saremo due cuori allo specchio
Nello stesso momento del tempo
E nessuno potrà liberarti di me perché
Tu vedi quello che vedo
E adesso senti quello che sento"

Prendi le viole più belle, stupende
Vieni, vieni con me vieni, vieni con me
Io e te insieme per sempre, calendule
Vieni, vieni con me vieni, vieni con me
Ma quanti sono i fiori? Eh, se ne ho visti
Eh
Son quanti i cuori soli! Eh, se ne ho visti
Eh

Passò un anno più un anno e
Marzio finì di scontare la pena
Era il mese di Marzo e fuori
Già si allungava la sera
"Aspettami fuori domani sera sarò
Fuori per cena"
A lei rideva di gioia la bocca
E con gli occhi piangeva
Anna arrivò puntuale all'orario previsto
Aveva una giacca in misto lino e
Sul viso un sorriso bellissimo
Attese paziente sotto un fico
Fiorito in anticipo
Ma per quanto attese fece
Mattino senza averlo visto
Dopo ore di attesa Anna volle
Capire il destino assurdo
Così triste e tesa si rivolse
Al secondino di turno
Gli chiese di Marzio descrivendogli il tipo
"Signora mia, qui questo Marzio Febbraro non
È mai esistito"

Prendi le viole più belle, stupende
Vieni, vieni con me vieni, vieni con me
Io e te insieme per sempre, calendule
Vieni, vieni con me vieni, vieni con me
Ma quanti sono i fiori? Eh, se ne ho visti
Eh
Son quanti i cuori soli! Eh, se ne ho visti
Eh

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