Murubutu, DJ Caster - La battaglia di Lepanto (1571) testo (lyrics)

[Murubutu, DJ Caster - La battaglia di Lepanto 1571 testo lyrics]

La spia turca entrò alla notte nel golfo
Fra le onde del porto
Aveva issato vele nere per non
Essere scorto su a bordo
Contò le navi nemiche sul
Posto rimanendo nascosto
Poi riferì a sua maestà l’entità
Della flotta pronta allo scontro
La flotta della Santa Alleanza
Di Venezia e di Spagna
In nome della santa fede
Truppe della Santa Sede, genova e Malta
Comandate da Giovanni d’Austria
Che reggeva sull'acqua
Una croce d’oro e la resse alta
Per la durata dell’intera battaglia

La furia abbatte qua un’altra
Bandiera, un’altra barriera
Un’altra frontiera
Dal mare si alza là un’altra alba
Nera e bo-bo-bombarda un’altra galera!
E l’onda abbatte qua un’altra
Bandiera, un’altra barriera
Un’altra frontiera
Dal mare si alza là un’altra alba nera
E bo-bo-bombarda… bo-bo-bombarda

Il vento cambiò in un
Attimo decretando l’attacco
Il Cristo contro la Sublime Porta
All'imbocco del golfo di Patrasso
E flotta contro flotta e fu
In un attimo impatto
Ma la forza d’urto delle galeazze di
San Marco travolse ogni ostacolo
Le trentotto bocche da fuoco fecero
Il vuoto sui nemici
Il rumore del fasciame schiantato da palle
Di piombo da quaranta chili
Sfasciato da bocche da fuoco di quaranta tipi
Che frantumavano troppe prue e
Poppe in rotte, mosse da attriti precisi
Il contrattacco ottomano no non
Si fece aspettare
Arrivarono suonando tamburi che fecero
Tremare il mare poi dalle volte gli arcieri
Scontri in pochi metri
I galeotti morivano incatenati ai
Remi passati dalle lame
Dopo il divieto completo
Di guardarsi indietro
Alle tempesta di frecce si unì il
Diluvio cieco del fuoco greco
Raggiunsero l’ammiraglia reale stringendola
In un morso volarono i ganci
Il suono del rostro sul corpo
In legno di cedro
Sui lati gli ultimi scontri
Fra navi di scorta
Tra le navi di Alì il corsaro
Apostata e la flotta di Doria
E come vendetta per la sconfitta di Famagosta
La testa mozza del pascià fu issata in
Segno di vittoria perché fosse scorta
Quando scese la sera il mare era
Pieno di rottami di navi, teste di scafi
I superstiti mossero in forze
Verso la baia vicina naufraghi a strati
Fuochi alti sui lati
Dei bastimenti incendiati
Solo due navi portarono notizia
Alla vicina Messina
Fu un ecatombe di morti e colpiti
Di monchi o spariti ma
La morte come nube sulle frotte
Dei volti dei molti feriti
Ma Lepanto alla fine del conto non
Fu la fine di molto:
Forse la fine del primato turco sui mari
Del primato del mare nostrum
Ma nel conflitto perenne fra occidente
Ed oriente non cambiò niente:
Cambiarono tempi, armi
Ma non l'equilibrio fra le potenze
Le contese fra gli alleati
Della lega presente
Superava la lotta perenne contro le
Tenebre del nemico di sempre
E come disse il sultano
Dopo la sconfitta cocente
Quando seppe dei suoi capi
Falciati dalle frecce delle carcasse di navi
Spiaggiate sulle secche
"Gli infedeli mi hanno bruciato
La barba, argh, crescerà nuovamente!"

La furia abbatte qua un’altra
Bandiera, un’altra barriera
Un’altra frontiera
Dal mare si alza là un’altra alba
Nera e bo-bo-bombarda un’altra galera!
E l’onda abbatte qua un’altra
Bandiera, un’altra barriera
Un’altra frontiera
Dal mare si alza là un’altra alba nera
E bo-bo-bombarda… bo-bo-bombarda

Tu affondaci se ci riesci! Tu
Affondaci se ci riesci!
Tu affondaci se ci riesci! Tu
Affondaci se ci riesci!

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