Zona MC - Monomortologo testo (lyrics)

[Zona MC - Monomortologo testo lyrics]

Piacere io sono la morte ma in realtà
Non ho nè volto nè voce
E quando incontro un uomo io non
Mi presento ma lo assento
Troppo facile rinchiudermi in
Un'immagine antropomorfica
E come la critica di Senofane
Rese la divinità filosofica
Forse io sono la sola divinità
Che oggi vi rimane
Perchè se ogni cosa muore la
Morte è l'unica cosa immortale
Ma non sono una cosa su
Questo non vi potete illudere
Non ho packaging
Io sono ciò che non si può rinchiudere
Se le certezze sono muri
Porte blindate, tetti, lucchetti
Casseforti che ci fan sentire forti
E protetti, reportage, backup
Password segrete
E strumenti che tramite aggiornamenti
Rendono i tuoi conoscenti sempre presenti
Tempo fa l'esistenza dava poca sicurezza
Per questo la vera permanenza
Era attribuita all'anima nell'aldilà
Mentre oggi congeliamo corpi e
Vogliamo vivere sempre
La nostra immortalità è
Tecnologicamente immanente
Come l'apocalisse che non è più il
Giudizio che dà fede e timore
Ma incidenti che riempiono il margine
Delle nostre scienze di terrore
E i mostri apocalittici non son
Più gli antichi moniti divini
Ma le conseguenze di fallimenti scientifici
Disastri atomici
Insomma la nostra fine del mondo non
È più la fine del mondo
È la fine dell'occidente
Perché crediamo che almeno l'umanità
Esisterà per sempre
L'immortalità da dio ora è discesa nel creato
Il nostro errore non è stato
Superato ma è soltanto mutato
Vogliam risuscitare dio dal suo corpo morto
Forse perchè non è riuscito
A rispondere a tutte
Le umane preghiere che gli han rivolto
È il silenzio della sua morte
Che rimane a noi infedeli
Ed un monomortologo senza citofono per
Il regno dei cieli questa è la mia autopsia
La via della morte vien tracciata solo se
Il primario apre il sipario dell'anatomia
In ogni caso è come l'oracolo per Eraclito
Poichè non dice e non nasconde ma fa segni
Dai segni la storia crea
Fantasmi per render presenti
Gli antenati poichè rimangon solo tracce
Fossili tombe e monumenti
Dar parola ai cadaveri ora e qua
È spesso uno spettacolino con l'aiuto della
Computer grafica come a superquark
E anche quando i morti parlano non
È mai con gli scienziati
Come nel caso dei medium che afferman che
I loro casi non posson essere studiati
Poichè son i morti a decidere quando
Parlare e a chi parlare
E guarda caso mai a un
Componente della comunità
Scientifica internazionale
Ma studiando come queste contrapposizioni
Rigide si originano
Si incontra la diversa fusione tra vita
E morte di qualche cultura indigena
Come i Tupinamba e il
Loro cannibalismo rituale
E anche per noi è un problema orale
Ma per noi la morte è una cosa
Da parlare e non da mangiare
E così il cinema come Avatar scorreggia
Sull'ultimo secolo di studi antropologici
Mostrando una natura ove i morti parlan
Tramite modem-alberi e cavi biologici
Nell'era in cui un uomo crepa ma la
Bacheca del suo profilo virtuale rimane
Con preghiere in qwerty uguale
Pietra tombale 20 mentre "Kill me please
" riprende ciò che già
Prevedeva Jean Baudrillard:
Un centro di assistenza per suicidi
Psicopompo statale per l'aldilà
Che vuole controllare i suicidi
Con un contratto ma la morte è un atto
Lacrime di madri che urlan
"perchè l'hai fatto?"
"quante cose avrei voluto dirgli!" è
Ciò che pensiamo quando muore
Ma è proprio il dialogo impossibile
A scatenar le parole
L'essenza del monologo è
La morte dell'essenza
Un monologo sulla morte
15 monologhi sulla cassa del morto

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