Léo Ferré - La Solitudine paroles de (lyrics)

[Léo Ferré - La Solitudine paroles de lyrics]

Io vengo da un altro mondo
Da un altro quartiere
Da un'altra solitudine
Oggi come oggi,  mi creo delle scorciatoie
Io non sono più dei vostri
Aspetto dei mutanti
Biologicamente me la cavo con l'idea che
Ho della biologia: piscio, eiaculo, piango
Innanzi tutto noi dobbiamo lavorare le nostre
Idee come se fossero dei manufatti
Io sono pronto a procurarvi gli stampi ma
La solitudine la solitudine

Gli stampi sono di una materia nuova
Vi avverto sono stati fusi domani mattina
Se voi non avete di questo giorno
Il senso relativo della durata
È inutile tramandare a voi stessi
È inutile guardare davanti a voi
Perché il davanti è il dietro
La notte è il giorno ma la solitudine


La solitudine la solitudine
La solitudine la solitudine
La solitudine la solitudine
La solitudine la solitudine

Innanzi tutto le lavanderie automatiche
Agli angoli delle strade
Sono imperturbabili così come il rosso
E il verde dei semafori
I poliziotti del detersivo vi indicheranno
Dove vi sarà possibile
Lavare ciò che voi credete
Sia la vostra coscienza
E che non è altro che
Una succursale di quel fascio
Di nervi che vi serve da cervello e pertanto
La solitudine

La disperazione è una forma superiore
Di critica, per ora
Noi la chiameremo "felicità"
Perché le parole che voi adoperate
Non sono più "parole"
Ma una specie di condotto
Attraverso il quale gli
Analfabeti hanno la coscienza a posto ma
La solitudine la solitudine

Del Codice Civile ne parleremo più tardi
Per ora
Io vorrei codificare l'incodificabile
Io vorrei misurare il pozzo di
San Patrizio delle vostre democrazie
Vorrei immergermi nel vuoto
Assoluto e divenire
Il non detto, il non avvenuto
Il non vergine per mancanza di lucidità
La lucidità me la tengo nelle mutande
Nelle mutande

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