Daniele Silvestri - Monolocale testo (lyrics)

[Daniele Silvestri - Monolocale testo lyrics]

Era lì con una pistola usala, usala, ora
È quello si, è quello che lei spera
Spera ma non spara ancora
Ma fai così, mi raccomando fai così, diceva
E intanto lui nemmeno tornava
Che poi non era neanche quello no, non era
Era niente, era solo una vita

È una vita che mi sacrifico
Ma mica come si sacrificava nonna mia
Settanta inverni fa
No, io mi consumo, ecco io sparisco
Ogni giorno un pezzetto di più
E non parlo di cellulite
Anzi di quella vorrei non parlare più
Ma che ci sono finito a fare io poi
In questo insipido monolocale (monotonale)
E intanto i figli vanno a scuola
E come sempre li va a prendere
Quello stronzo di papà
Papà mio me lo diceva spesso
"Figlia, meglio che ti abitui adesso
A questa vita piena di dolore
Piena di incomprensione"
Me lo diceva, anzi, me lo sussurrava
In un orecchio
Mentre mi stringeva in quell’abbraccio
Decisamente troppo, troppo stretto
Che poi io lo volevo dire a tutti al funerale
Di quale fosse questa sua grandissima morale
Ma, ma tanto poi
Cosa vuoi che ne capisca la gente
Nella migliore delle ipotesi
Sono io la puttana nella peggiore
Beh nella peggiore, non gliene frega niente
Fino a tre anni, ecco fino a tre anni
Devo essere stata felice, credo
Non che mi ricordi ma c’è quella foto
C’è questa foto che ho un sorriso
Che se lo riguardo adesso
Mi si spezza il cuore mi si spezza il cuore
Mi si spezza il cuore il dolore e mia madre
Mia madre e il dolore sempre insieme
Non riesco neanche ad immaginarle
Come due cose distinte
Che se almeno una volta
Avesse chiesto il mio aiuto
Poi magari riuscivo a chiederglielo anch’io
E invece no avanti col suo fardello
Che bello e mio fratello mio fratello
Che gliene importa a mio fratello
Non sa neanche dove sto
A lui basta la sua vita il suo lavoro
Il suo sport la sua chitarra
Mi dice nella vita si chiude una porta
E se ne apre un’altra
Sì, magari, io mi ricordo solo porte chiuse
Forse è per questo che vivo
In ventiquattro metri quadri
E di porta qui non ce n’è nemmeno una
Nemmeno una
Anzi si, una c’è, quella per entrare
Ma io non la uso per entrare
La uso per chiudermi dentro
E sono bravissima a chiudermi dentro
È una vita che mi chiudo dentro
C’è una finestra però non si vede un granchè
Però adesso potrei aprire quella finestra
E volare e volare

Era lì con una pistola usala, usala, ora
È quello sì, è quello che lei spera
Spera ma non spara ancora

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