Sclaice, Kabo - Licenza Poetica testo (lyrics)

[Sclaice, Kabo - Licenza Poetica testo lyrics]

Prendo carta e penna
E vi scrivo ciò che sento
Condividendo il male, che mi porto dentro
Parola per parola, mille parole al vento
Mentre l’inchiostro scorre
Dà forma al mio tormento

Pagine su pagine non possono spiegare
Tutto il dolore, che ho dovuto sopportare
Vi chiedo di capire e non di giudicarmi
Ho fatto quel che ho fatto per liberarmi

Dal peso nell’anima a cui non so dare un nome
Ombre che anneriscono, qualsiasi colorе
Profonde delusioni che divеntano ossessione
Le uniche compagne della mia disperazione

Ho sempre nascosto, il mio passato
O almeno ci ho provato, finché ho potuto
Ciò che è stato è stato, il resto non conta
E su di me l’ultimo sole ora tramonta

Vivere non è, che un lento morire
In questo purgatorio
Poiché, non vi è, paradiso senza inferno
O amore senza odio

Fuori dalla finestra vedo un
Mondo che mi ignora
Siamo sette miliardi, ma mi sento solo
L’idea di abbandonarvi se non
Altro mi consola
E quando spiegherò le ali, prenderò il volo

Quante finte lacrime, per me verserete
Mi colpivate alle spalle
E adesso mi piangete
Uno sguardo basso, fisso il vuoto e penso
Se questa mia vita abbia avuto mai un senso

Dedicato solamente a chi mi mancherà
A chi c’è sempre stato, a chi mi ricorderà
Nessuno mai potrà, cambiare ciò che provo
Licenza di un poeta in questo dolce stil novo

Con il cuore in mano, prima di salutarvi
Un umile consiglio, vi prego di ascoltarmi
Siate liberi e felici, ad ogni costo
Fatelo per me, e il mondo sarà vostro

Vivere non è, che un lento morire
In questo purgatorio
Poiché, non vi è, paradiso senza inferno
O amore senza odio

Mi chiedo se vivere, senza niente da perdere
Sia meglio di vivere avendo tutto da prendere
È un ascensore rotto, che non vuole scendere
Ci siam bevuti pure il sole
Sete di risplendere

Sento la voce di mia madre, lungo i corridoi
Dirmi di tornare a casa, di restare noi
Vedo le mani di mio padre
Vedo gli occhi suoi
Ricordarmi che ogni vita, porta i propri eroi

Rubare il cuore, per nasconderlo
Dentro le grotte
Meditando sul presente, sulle nostre lotte
Rapivamo il sole e i giorni
Sbagliando le rotte
Per liberarlo e fare brillare la notte

Ho camminato su binari di cristallo
La fame di uno sciacallo
La ruggine sul metallo
Ogni grammo di saliva, parte del mio bagaglio
Ogni nota che ho suonato
Figlia del vostro sguardo

Vivere non è, che un lento morire
In questo purgatorio
Poiché, non vi è, paradiso senza inferno
O amore senza odio

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