Ted Bee - Canzone per un amico testo (lyrics)

[Ted Bee - Canzone per un amico testo lyrics]

Sembra ieri ma era agosto
Sette anni fa noi due soli in questo posto
E il caldo di sta città c'eri tu
C'ero io e uno stereo che spinge Nas
Si diceva bella zio non ancora vai frà
E noi eravamo sbarbi
Ma stavamo coi più grandi senza auto
Senza scooter senza bici
Senza cambi
Quindici anni ma già ti tiravo scemo
Ricordi i miei sogni il calcio Sarajevo
Dannata periferia noi ribalteremo il globo
Nati nella stessa via
Pensavamo allo stesso modo
La radio spingeva i Blink
Di film si guardava erano i tempi di
Ricordi quanto odio? Urbana giungla
Fra il nirvana e il nulla
Noi che cercavamo dio nella ingiuria
Domenica in curva col resto della cumpa
E' lì chе ho iniziato a
Dire dai fuoco alla pattuglia

Tu rivivi nei ricordi dei tuoi frà
Ma nеi nuovi giorni non ci sei più ma
A volte io vorrei che fossi ancora qua
A urlare fumare
Gridare ACAB

Tutta gente di cui
C'hanno solamente raccontato
E poi c'eravamo noi i veri eroi
Sul muretto a gremare e gridare
Sbirro infame lui si chiamava cane
Il ferro era la pistola
Uno slang che si arricchisce ogni
Giorno di una parola
A scuola ci si andava un giorno si
Un giorno no a casa mia si rappava
I tuoi beat il mio flow
Appeso sulla parete di fianco
Ai poster di max un pendolo che scandiva il
Tempo della nostra età non so cos'è successo
Forse uno spliff di troppo
Una curva presa male
La tua auto che fa il botto
So cosa pensai quando mi chiesero
Se eri tu così da un giorno all'altro non
T'avrei rivisto più

Tu rivivi nei ricordi dei tuoi frà
Ma nei nuovi giorni non ci sei più ma
A volte io vorrei che fossi ancora qua
A urlare fumare
Gridare ACAB

Il tuo numero non attivo non
È ancora nella mia rubrica
Ma non chiamerai mai per fare Nausicaa
Se fossi qua quanto odieresti questo Milan
Se fossi qua quando odieresti Fabri Fibra
Vorrei farti sentire il mio nuovo pezzo
Fratello quante svolte e quante
Storie hai perso oggi qualcuno mi conosce
Oggi punto alla cima
Ma ho sempre chiari in testa
I tempi della cantina
Anche nei giorni di fresca resta sempre vero
Se il numero uno è finto
Vale meno di uno zero era il tuo pensiero
Adesso è il mio pensiero
Fiero popolare, sono il raga fiero
Io sincero non so se esiste o meno un aldilà
So che continui a vivere nel
Cuore dei tuoi frà in realtà
Non so se l'uomo è schiavo della libertà
O è fottuto condannato
All'infelicità

Tu rivivi nei ricordi dei tuoi frà
Ma nei nuovi giorni non ci sei più ma
A volte io vorrei che fossi ancora qua
A urlare fumare
Gridare ACAB

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