Air, Alessandro Baricco - Il quarto giorno testo (lyrics)

[Air, Alessandro Baricco - Il quarto giorno testo lyrics]

Il quarto giorno lo sceriffo
Wister si sveglia all'alba
Si alza vede all'orizzonte, minuscole
Davanti a sé, le case bianche del pueblo per
Un attimo si volta
Indietro vede Dark, a un centinaio di metri
In piedi fermo
Wister raccoglie le borse e il
Fucile si rimette in marcia
Puntando verso il pueblo cammina per ore ogni
Tanto cade a terra
Si abbassa il cappello sugli
Occhi, e aspetta quando sente
Le forze tornare
Si alza e riparte non si volta mai
Riesce ad arrivare al pueblo prima
Del tramonto gli danno
Da bere e da mangiare dice: "Sono lo
Sceriffo Wister" Gli danno un
Letto per dormire gli
Dicono in spagnolo che c'è un chico


Fuori dal
Pueblo si è accampato qualche centinaio
Di metri dalle prime
Case gli chiedono se è un suo amico
"No, " dice lo sceriffo Wister la spalla lo
Fa impazzire dorme con una pistola carica
A portata di mano

Il quinto giorno lo sceriffo Wister
Si fa dare un cavallo, e parte verso le
Montagne ritrova il vento
E nubi di polvere che
Cancellano la pista cavalca
Per ore, senza mai fermarsi
Supera le montagne, senza mai voltarsi
Quando arriva in vista di Closingtown è sera
Guarda gli alberi piegati dal vento
Accarezza il collo del suo cavallo, lo
Ferma si volta vede Dark, a un
Centinaio di metri, in
Sella, immobile "Ragazzo
" dice piano Wister "Ragazzo" Poi preme
Appena i talloni nel ventre del suo
Cavallo e senza più voltarsi indietro
Raggiunge Closingtown

Quando arriva alle prime case
Qualcuno si mette a urlare che è tornato
Lo sceriffo la gente esce in
Strada lui continua al passo, senza
Guardare nessuno con una mano
Tiene le redini, con l'altra stringe una
Pistola la gente non osa avvicinarsi
Sembra un morto a cavallo, o un pazzo
Lo sceriffo Wister attraversa la
Città, come un fantasma
Poi gira intorno alla prigione e
Prende il sentiero per il ranch dei
Clark la gente gli va dietro
A piedi quasi non osano parlare
Wister arriva al ranch
Scende da cavallo blocca le
Redini sulla palizzata va verso la casa
Camminando come un ubriaco qualcuno
Gli si avvicina
Per aiutarlo lui gli punta addosso
La pistola non dice niente
Continua a camminare
E arriva alla casa davanti alla casa c'è
Il padre di Benjamin, Eugene Clark
Faccia invecchiata dal vento
Capelli grigi lo sceriffo Wister si ferma a
Tre passi da lui continua a stringere
Una pistola nella mano destra solleva lo
Sguardo su Eugene Clark poi dice:
"Mi spiace, continuava a urlare
Non la voleva smettere lui era
Sempre stato buono con me non
Aveva mai fatto così
Prima era un bambino buono"
Eugene Clark fa un passo verso di lui
Wister gli punta contro la pistola eugene
Clark si ferma lo sceriffo Wister solleva il
Cane della sua Colt 45 dice:
"Non l'ho seppellito vivo
Giuro non respirava
Più, aveva gli occhi rivoltati
E non respirava più"
Poi si appoggia la pistola sotto il mento
E spara

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