Anastasio - L'Uomo, il Cosmo testo (lyrics)

[Anastasio - L'Uomo, il Cosmo testo lyrics]

Immagina il cosmo un attimo
Prima del grande botto
Una tela nera senza spazio e tempo
Senza luce e ombra, senza sopra e sotto
E immagina il grande petardo cosmico
Che esplode dal niente
Il colpo mastodon'tico del più
Grande fuochista di sempre
E le stelle lanciate lontano
Ma tanto lontano che è facile credere
Che fossero solo in missione
A portare la luce, a sfregiare le tenebre
E in qualche manciata di milioni di secoli
Si è creato un sistema di stelle
Pianeti e satelliti
Su una di queste palle di roccia volanti
Ci sono milioni di omini pensanti con
Visioni, passioni, rimpianti, poi
I fiori, i caimani, gli
Alianti, un cane buffo, un gelato al puffo
Le piante carnivore, le vipere, le
Cascate, le allodole libere, ehi
C'è pure un parcheggio, e c'è il sottoscritto
Un amico mi sfotte perché l'ho girata una
Merda e gli dico di starsene zitto
E invece parliamo
Diciamo che il cielo è un immenso grandangolo
E finiamo d'accontentarci delle
Quattro stelle che ora ci rimangono
Parliamo di vita e di morte
"Se il Sole si spegne, che
Cosa rimane?" mi dici, compare
Fino a prova contraria, io sono immortale
E non c'è niente a questo
Mondo che mi fa paura a parte il niente

Perché per quanto ne so io
Quando qui sarà tutto freddo
Non sono certo che l'oblio
Sia tanto meglio dell'inferno
Un'esplosione? Un mormorio? Non c'è
Speranza di saperlo
La biglia corre sul pendio e
L'uomo coglie il suo momento

E se ci pensi, ogni parola mai detta
Ogni segno sul muro
Passato, futuro, presente
Ogni criptovaluta e pittura rupestre
È sepolta per sempre ogni foto ricordo
E i vari cerchi di monoliti eretti in
Onore di dei antichi guardiani del mondo
I riti d'inverno che invocano il Sole
Canti d'estate a salvare il raccolto
Vecchie riviste da sala d'aspetto
Ogni millisecondo che sembra perfetto
Ogni verso di pietra di un vecchio poeta
Vissuto ingabbiato in un secolo stretto
Tutto questo, e non solo questo
Si sta dissolvendo
Non mi pento del tempo, amico mio
Che guardi il cielo per sentirti piccolo
Come prima di te un cavernicolo
E dopo di te un transumano
Sii grato, se non a Dio, quantomeno al caso
Di essere al centro dell'esperimento
Del vissuto umano sii grato
E accetta di buon grado che ogni giorno che
Hai passato è andato perso nel silenzio
Perché è vero che viviamo in dissolvendo
Ma io penso che, forse
Da abbastanza lontano, ogni attimo è eterno

Perché per quanto ne so io
Quando qui sarà tutto freddo
Non sono certo che l'oblio
Sia tanto meglio dell'inferno
Un'esplosione? Un mormorio? Non c'è
Speranza di saperlo
La biglia corre sul pendio e
L'uomo coglie il suo momento
Perché per quanto ne so io
Quando qui sarà tutto freddo
Non sono certo che l'oblio
Sia tanto meglio dell'inferno
Un'esplosione? Un mormorio? Non c'è
Speranza di saperlo
La biglia corre sul pendio e
L'uomo coglie il suo momento
Perché per quanto ne so io
Quando qui sarà tutto freddo
Non sono certo che l'oblio
Sia tanto meglio dell'inferno
Un'esplosione? Un mormorio? Non c'è
Speranza di saperlo
La biglia corre sul pendio e
L'uomo coglie il suo momento

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