Axos - Caduta Libera testo (lyrics)
Axos [Andrea Molteni] Milano, Italia 🇮🇹
[Axos - Caduta Libera testo lyrics]
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che non
Devo chiudere le palpebre
Perché solo guardando il vuoto
In faccia puoi rinascere
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che se
Il gioco vale la candela, salto
Perché tocco il fondo solo
Per tornare in alto
Per dormire ingoio pillole
Faccio le ore piccole
Fermo nel buio pesto finché aprono le edicole
Esco con l'occhio pesto ed ogni
Gesto è una moviola
Occhiaie viola, occhiate marce
Ad ogni stronzo e ad ogni troia
Il marciapiede inghiotte i passi
Il cuore sembra collassi
L'ansia ripete passi dalla Bibbia dei pazzi
Tolgo fibbia e guanti, non ho vita davanti
Come nel miglio verde, come in Libia Gheddafi
Un sogno fatto di stracci
Coperto di pugni e calci non so che farci
È come farsi fino ad odiarsi
Ho i pugni arsi, nel sangue la mia catarsi
Sfondo carpi e metacarpi
È come ingoiare sassi
Il pensiero si fa veleno
Il vero non ha più senso
Come un sileno abbandono il bene terreno
Penso ma creo panico, sadico e senza freno
Ad ogni gesto radico
Il diavolo è nel mio genio
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che non
Devo chiudere le palpebre
Perché solo guardando il vuoto
In faccia puoi rinascere
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che se
Il gioco vale la candela, salto
Perché tocco il fondo solo
Per tornare in alto
Trema la grafite e graffio pagine vuote
Provo a buttar parole, ne escono urlanti rime
In lite con l'oppressione che hanno
Imposto le mie vite ripudio scene d'attore
Piango su mani tradite
Sto pensando così forte che escono le ferite
Ho creato giostre fatte di
Morti e di risalite
Dove il giorno muore ecco che
Nascono le mie strofe
Prima che il sole mostri
La polvere sulle mine
Il teschio che ho sulla mano
Canta come un soprano
Il dolore che porto dentro da
Quando non ero umano
Da quando ero uno spirito prego
Perché sennò mi sgretolo
Questo mondo di merda con me è in debito
Dubito che prenderò sonno, non vedo uscite
Rimango fermo nel buio stanotte
Con mani unite
Come un tango dentro il fango che ti annega
Ho ferite nella schiena più profonde di
Tutto quel che mi dite stronzi!
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che non
Devo chiudere le palpebre
Perché solo guardando il vuoto
In faccia puoi rinascere
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che se
Il gioco vale la candela, salto
Perché tocco il fondo solo
Per tornare in alto
E se non fosse per l'hip hop sputerei sangue
Male ingombrante
Quando lo chiudi ti prende fino alle gambe
E non ti alzi dal letto, ma resti sveglio
È critico, chiuso in un "mondo cesso"
Sono diventato stitico
E non provo niente, o provo troppo
Io ci provo sempre a fare il colpo
Ma il cielo è sordo
E sono solo io che ascolto ma non rispondo
Perché se la parola vale so che prima
O poi mi arriva il conto
Stecco una bottiglia di tequila
Da solo mentre il fuoco mi attira
Ed il vuoto si inchina
Aria del niente che la mattina rende suicida
La sbronza scende più veloce
Di Kristian Ghedina
Negli occhi le vene rosse come Marte
Il mondo si attiene alla sua parte
E si riempie di fosse
Dove cadrò, perché il destino ha ottime sarte
Che mi hanno cucito addosso una
Vita di brutte mosse
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che non
Devo chiudere le palpebre
Perché solo guardando il vuoto
In faccia puoi rinascere
In caduta libera mentre ogni appiglio scivola
La vita impressa come su pellicola
Si limita a ricordarmi che se
Il gioco vale la candela, salto
Perché tocco il fondo solo
Per tornare in alto