Axos, Valeria Angelastri - L’ombra del vento testo (lyrics)
Axos [Andrea Molteni] Milano, Italia 🇮🇹
[Axos, Valeria Angelastri - L’ombra del vento testo lyrics]
Una voce in gabbia ho fatto un patto con il
Diavolo per farti diventare sabbia
Ora scandisci tu il mio
Tempo dentro una clessidra
Se ti stringo troppo forte passi tra le dita
Ho fatto un patto con il diavolo
Perché nella realtà dell'illusione
Sei l'essenza, sei lo spettacolo
Questo è il mio patto: farti immortale
Per ripararti dietro me
Quando sei all'angolo, non farti male
Ho stretto forte la sua mano incandescente
Per starti accanto sempre
Mentre il mio corpo intanto scende
Vedo le case un po' più grandi e
Il cielo un po' si offende
Perché grido che l'amore sia dannato
O non sia niente è questo che ho deciso
Non volare pur di camminare
Poggiando sul tuo viso le mie
Labbra anche se amare
E preferisco amare piccole scaglie
Di gioia pura per regalarti un sogno e
Cent'anni di caratura
Ascolta i violini di strada
Il canto del vento tra i palazzi
Ed io che sono pazzo porterò fino a te
I riflessi della Senna, gli edifici
Stanotte inganno il diavolo a Parigi
Sì, il diavolo mi crede allocco
Pensa sia più importante quello
Che mi ha tolto dimmi, è molto?
Non sa che per chi ha un cuore con il fiocco
L'amore è eterno
Come mettere al tempo il blocco
L'inverno qui s'è sciolto
Non sono più costretto a star lassù
Dove certo regna il blu, ma tu, tu non ci sei
Su 'sta terra sarò goffo
Ma mi son ripreso dagli dei stasera
Quello che mi han tolto
Tutto d'un fiato quell'amore, quella foga
Poi mi hai dato dipendenza
Diventando la mia droga
E fa male qualche volta, non m'importa
Io ti tengo soffio sopra un foglio bianco
Per incidere nel vento e che dannazione sia
Se passeggiando pure questa via
Declama al mondo la sua litania
Dedicandoci parole che ci portano
La pioggia sulla testa
Ora pure il cielo ci accarezza
Ascolta i violini di strada
Il canto del vento tra i palazzi
Ed io che sono pazzo porterò fino a te
I riflessi della Senna, gli edifici
Stanotte inganno il diavolo a Parigi
La case sono scorci illuminati leggermente
Sulle punte delle cattedrali ali di colombi
Sembra siano solo cuore e niente mente
E sappi che nel mio cuore niente
Mente quando tu mi ascolti
Senti i rintocchi a mezzanotte
Le finestre allora sveglie
È come il canto della morte
Così dolce quanto ardente
Ci stringiamo perché in fondo non si sceglie
Siamo sotto le coperte mentre il
Diavolo sta lì impaziente
Di vedere dove ha vinto in 'sto baratto
Rilegge le condizioni del contratto
Tutto è chiaro "Questo è matto", pensa
E c'ha ragione, il saggio della sofferenza
Sono matto di una donna in
Tutta la sua essenza
È proprio lì che non arriva il male
Dove il bene è folle
Dove pure sotto il sole non si scioglie
Dove accoglie quelle voglie che
Son parte della luce dove, credimi
Che pure un colpo al cuore si ricuce
Ascolta i violini di strada
Il canto del vento tra i palazzi
Ed io che sono pazzo porterò fino a te
I riflessi della Senna, gli edifici
Stanotte inganno il diavolo a Parigi