Lanz Khan, Blue Virus, Solo Ap, Dutch Nazari - Phobia testo (lyrics)
[Lanz Khan, Blue Virus, Solo Ap, Dutch Nazari - Phobia testo lyrics]
Un bel mix di pasticche
Andrà a finire che avremo paura anche di te
Ho la paura che ciò che io
Credo vero poi sia falso
Non temo l'uomo nero, ma l'uomo bianco
Somministrano Placebo per tenermi calmo
Ma resto teso
Prigioniero di un impero gestito dall'alto
Non seguo il clero, non c'è Vangelo o santo
Che poi metta a freno 'sto veleno
Di cui l'uomo è ostaggio anche se prego
L'Inferno lo vedo ad un passo
Il rimedio è peggio del problema
Perché spesso ne scatena un altro
Davvero, la verità è un problema quando
Pensi che il tuo pensiero non conti affatto
Di fatto, se stai sereno non capisci un cazzo
A meno che sei scemo o resti
Cieco allo sfacelo in atto
Io mai arreso, qui è una battaglia e combatto
Anche se tremo la speranza mi tiene salvo
E non è un'arma che punta
Alla faccia a darmi affanno
Ma l'ignoranza di chi impugna il calcio
Ho paura di perderti, ah no, aspetta
È già successo ho paura di perdermi in
'sta villetta senza ingresso
In cui il maggiordomo è un pazzo
Ed offre me per cena
Soffre perché la cancrena non arriva
E non avrà possesso
Del processo esecutivo in cui son
Vivo e poi il decesso
Dall'attimo esecutivo in cui non
Vivo nel regresso
Ma sono solo l'ennesimo uomo
Che non ha perso
Perché è solo dal battesimo al
Dono del suo primo complesso
Fosse per me io girerei bendato
Un po' ubriaco
Prende male star tra lei e il nuovo fidanzato
Quindi immagina che provo davanti
A uno sconosciuto che gioca a fare l'astuto
Senza averlo mai incontrato
Quando chiedono: "In cosa ti
Senti un drago?" rispondo che son bravo
"Sì ma in cosa?"
Boh in qualcosa me la cavo
Ed ho una gamma di pillole
In un cassetto ben serrato
Grosse quanto delle briciole e
Sottili alla Mikado
Non mi senti
Tu guidi la realtà coi fari spenti
Morendo in una città che non ha eventi
Ma non c'è consistenza
Vorrei stare senza tutti
Questi oggetti contundenti non mi senti
Tu guidi la realtà coi fari spenti
Morendo in una città che non ha eventi
Ma non c'è consistenza
Vorrei stare senza tutti
Questi oggetti contundenti
Ne sento il fiato sul collo
Uomini robotici in divisa dentro
A bolidi di ghisa lanciati a rotta di collo
Studiano le paure della gente
Per usarle come forma di
Controllo collettivo della mente
Io di mio non temo tanto l'extracomunitario
Ma temo come ne parla il notiziario
La filosofia della fobia è filofobia
Bombardiamo la Giamahiria per
Far girare l'economia io temo il servilismo
Del giornalismo mercenario
La distorsione del vocabolario
Per cui un termine vien privato
Del suo significato originario
Fino ad arrivare a voler
Dire l'esatto contrario
Ma ciò che mi fa più paura
Non sono tanto i sintomi della dittatura
Quanto un popolo che ha smesso
Di ricercarne la cura
E canticchia slogan mentre
Affoga nella spazzatura
Sto sotto nevicate fitte
Ci scrivo poesia come Shiller
Parlo alla nazione come Fichte
Puoi fuggire solo con un colpo
In testa come Hitler
Quando in strada si propaga l'odio
Come per le squadracce di Himmler
Sto in un cosmo di microspie
In mezzo a preti con le croci incise
A secco sulle mani come a Kiev
Ma è quando credi di
Trovarti sulle giuste vie
Che esplodono le bombe ed
È terrore sulle ferrovie
Boom, i sogni sono troppo brevi
È veleno quello che bevi ed
È alieno quello che temi
È blasfemo quello che credi
È supremo ciò che non vedi
Ogni giorno mille problemi sparano sopra
Alla folla come Breivik
Ma sanno cos'hai nel culo
Senza una colonscopia
Paura che t'insegue come Cady in Cape Fear
In 'sto mondo di teste
Pazze sono un kamikaze
Che esplode nelle piazze a
Causa di agorafobia