Gemello, Briga - A due cieli da me testo (lyrics)

[Gemello, Briga - A due cieli da me testo lyrics]

Gemello briga al Mic
Yes!

Mentre tutto sembra definito come un quadro
Esco dal tuo show con la costante di Avogadro
Fiore di Macao, cacao magro
In questo caos dove mi cullo
La testa come un rullo
Immagina la notte come si aggroviglia
Con i suoi occhi cenere
Avanzare in mezzo al buio delle tenebre
Difficile, ma può succedere
Come trovare te in una conchiglia sul Tevere
Cresco tra le edere di un cielo vittoriano
Conosco quei portoni come il palmo della mano
Se soffro mi nascondo
Cerco un posto dove valgo
Più o meno qualcosa in più
Di un vestito in saldo cristallo fragile
Lei di rimpallo a basi fradice
Doppio legame di parole magiche
Noi come siamesi
Sto male io e noi restiamo appesi
Ma se stai bene tu, resto in piedi

Vabbè c'ho provato, chiamame comunque
Io dopo torno a casa che
Devo finì 'sto quadro
Così domani me lo levo dar cazzo e
Stasera lo lacco e glielo dò
Quindi non lo so non so se esco
Però chiamame che
Vado là verso le cinque e quaranta, così
Che fai dopo?
Mi inceppo nella porta girevole

Suonerò per te parole più dolci
Quelle che di me, dico dentro i discorsi
Che rendono te sempre in grado di opporsi
Come un muro che questa volta non salto
A due cieli da me ho paura di farlo
Guardami negli occhi anche quando non parlo
Queste labbra mie come fosse cristallo
Non mi dire addio se ti manca il coraggio
A due cieli da me

Vorrei averti qui sotto un Sole serpente
E attorcigliarci come vipere d’oriente
In queste nuvole che avanzano
Ed ingrassano di pioggia
C'è il profumo di deserto
Del tuo cuore aperto
È uno scirocco caldo che ci insegue
Ci spinge sempre più vicini
Da quando siamo bambini
È già tornato il tempo di dire la nostra
Riempie lo zaino di minestre e via
Ci arrampichiamo sulle corde di ukulele
Sopra i fili delle tele
E la bava delle ragnatele
Danza tribale sotto il temporale
Ancora per un attimo
Tuffo nel cielo verde platino
Ti vengo a prendere con gli
Artigli di un aquila
Mangio una fragola con la foga di un Dracula
Vorrei che fossi qui a
Vedere le stelle morire
Dietro la stessa Luna a due cieli da me

Calcola che mo' sto anda' a
Pija' il motorino mio nuovo l'SH1 bianco
Te raggiungo verso le cinque e quaranta, così
Che fai dopo?
Mi inceppo nella porta girevole

Suonerò per te parole più dolci
Quelle che di me, dico dentro i discorsi
Che rendono te sempre in grado di opporsi
Come un muro che questa volta non salto
A due cieli da me ho paura di farlo
Guardami negli occhi anche quando non parlo
Queste labbra mie come fosse cristallo
Non mi dire addio se ti manca il coraggio
A due cieli da me

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