Cripple Bastards - Auto-Azzeramento testo (lyrics)
[Cripple Bastards - Auto-Azzeramento testo lyrics]
Teste chinate occhi re-inseriti a forza
Un giorno che va
Muto complice delle tue sconfitte
La pressa comprime anche quando strisci
Un altro giorno se ne va
Che insulso prezzo gli dai
Mani esperte si stringono anche se piangi
Anni a soddisfare sfizi altrui, logorati
Esausti
Incolonnati nei vicoli ciechi dell'ansia
Il loro crescendo verso ulteriori guadagni
Mentre la ripetitività sgretola le
Reliquie del talento
Che insulso prezzo gli dai
Soddisfare sfizi altrui
Per poi non tornare mai
I sogni si dissanguano
Collassando in un sordido baratro
In cui anche le anime più
Vive invecchiano penosamente male
È l'anticamera del più
Cupo paradosso esistenziale
Prostrati a schemi la fantasia evapora
Per poi non tornare mai
VITE IN DEFLUSSO - cestinate nel nulla
CALARSI NEL GRIGIO - in tinta con la noia
VITE IN DEFLUSSO - convertite in funzioni
CALARSI NEL GRIGIO - distaccato e depresso
Maschera saldata in faccia
Sotto fermentano le lacrime
Questa regolarità meccanica in cui
Non riesco a inserirmi
Abusato da un ruolo di spreco-dipendenza
La loro fame di espansione nutrita
Da schiere di scarti
Andare avanti respirando un
Senso di precarietà
"non te lo puoi permettere" la norma
"rassegnati" l'ossatura su cui si regge
Come puoi retrocedere cosÃ
Lontano dall'autostima
Che valore ha l'impegno in
Questo labirinto di involuzione
Che deturpa ogni traccia del
Tuo essere unico?
Genuflesso alla dimensione di
Tassello facilmente sostituibile
Murato per l'eternità in uno
Stampo fatto su misura
Nato nella miseria automatica
Spacciata per crisi sociale
Maschera saldata in faccia
Sotto fermentano le lacrime
Questa regolarità meccanica in cui
Non riesco a inserirmi
Abusato da un ruolo di spreco-dipendenza
La loro fame di espansione nutrita
Da schiere di scarti
Non hai i denti per ringhiare e affrontarli
Sistemato nella convenzionalita'
Una sorte programmata sulla monotonia
Lo specchio del fallito é "un
Lavoro come un altro"
Non accettero' mai di vedermi morire
Dopo 40 anni che marcisco "SELF-ZEROING"
Another day passed that won't be back
Heads down, eyes forced tight shut
Another day passed
Dumb party to your failures
The press crushes even when you crawl
Another day passed
What vapid price can you put on it
Skilled hands close in even if you cry
Years spent satisfying the whims
Of others, worn out, exhausted
Channelled through anxiety's dead-ends
A crescendo for more gain
As routine ekes away what's left of talent
What vapid price can you put on
Satisfying the whims of others
NEVER TO RETURN dreams bleed out
Collapsing into a sordid grave
Where livelier souls age hideously
The antechamber of the
Direst existential paradox
Prostrated by schemes imagination melts away
NEVER TO RETURN
LIVES FATED TO DRAIN - trashed into the void
SINKING INTO GREYNESS - the nuance of boredom
Lives fated to drain
Turned into mere functions
Sinking into greyness detached and depressed
A mask welded onto a face
Tears ferment beneath
This mechanical pace I can't fit into
Screwed by a waste-dependence role
The urges to expand fed by ranks of failures
Going on, breathing instability
"you can't afford it" the norm
"resignation" the backbone
How can you fall so far behind self-esteem
What's the value of commitment
In this involuted maze
That defaces every scrap of your persona?
Down on your knees as an expendable cog
Walled for eternity in
A made-to-measure mould
Born in automatic misery
Justified as social crisis
A mask welded onto a face
Tears ferment beneath
This mechanical pace I can't fit into
Screwed by a waste-dependence role
The urges to expand fed by ranks of failures
You don't have the guts
For despising and changing
Settled in convention
A fate programmed by monotony
The mirror of failure says "just
A job like any other"
I won't stand and watch myself die
After rotting for 40 years