Daniele Silvestri - Sogno-b testo (lyrics)
[Daniele Silvestri - Sogno-b testo lyrics]
L'argomento può sembrare un po' volgare, lo
Capisco, ma vi suggerisco di dimenticare qui
Il lato gretto, in pratica l'oggetto
In qualsivoglia aspetto o forma
Voi lo conosciate pensate, invece
A quanto e quali modi essa
Controlli I nodi chiave della
Vostra vita, quotidianamente
E non invento niente
Se dico che può, saltuariamente
Essere lei il motivo vero di una
Crisi o di un umore nero
Chiaro! non è che adesso
Voglio all'improvviso dimostrare
Che la cacca è un'entità fondamentale, un
Neoplatonico motore di chissà quale universo
È ben diverso il mio ragionamento, anzi
Vi confesso
Rappresento un raro caso di privilegiato
Figlio di padre irruento e madre
Timida fui fortunato eppure molti soffrono
Direi sempre più spesso
Perché un po' come l'amore farla
Bene è già un successo
Passa il tempo e sono qui che sogno
Un mondo senza più nessun bisogno
Passa il tempo e sono qui che sogno
Un mondo senza più nessun bisogno
Briu ba-bi-be-bu ba-bo-bene, adesso entriamo
Coraggiosi nel discorso duro, prego
Gentilmente I cardiopatici di farsi
Un giro, eppure, giuro
A me non fa né caldo né il contrario
Soffermarmi su quest'argomento scomodo
E oltremodo serio
Ecco, vedo già iniziare un
Battibecco e qualche
Vacua discussione su chi evacua meglio e
Va quasi immediatamente detto che non credo
A un metodo perfetto, in quanto
Poi ci arrivo defecare è molto soggettivo
Primo, direi che leggere è comune
Ma se per qualcuno è un mezzo per
Moltissimi è il vero fine, l'unico momento
Lieto in tutta la giornata
Che poi quello che leggi al cesso
Spesso è già una gran cagata
C'è chi fuma, chi riflette, chi
Si mette a canticchiare, chi controlla
Soddisfatto ciò che ha fatto e
Poi ne parla pure
In ogni caso è il posto in
Cui sei solo con te stesso
Ed è per questo che le
Mie canzoni nascono sul cesso
Passa il tempo e sono qui che sogno
Un mondo senza più nessun bisogno
Passa il tempo e sono qui che sogno
Un mondo senza più nessun bisogno
Però mi si potrebbe far notare
Che in partenza avevo detto
Che la la cacca spesso
È sofferenza collera, disagio
Allora adagio e senza fretta cominciamo
A analizzare chi svuotandosi fischietta
Fiu-fiu-fiu-fi-fiut fuiu-fi-fiu-fi-fiut
Si tratta chiaramente di uno che
Ha vergogna e non si accetta
Perché in fondo
Il nostro mondo più interiore fa paura, ma è
Per altri che la vita è molto
Molto molto dura
Stitici di tutto il mondo vi capisco
Io non ho
Esperienze vere, ma indirettamente anch'io
Subisco effetti laterali
Se tra I miei più amati cari c'è
Chi smette di soffrire
A sprazzi bisettimanali
Solo voi capite l'attimo fuggente
Voi che siete sempre all'erta
E quasi sempre non
È niente, allora massimo rispetto per voi
Tutti, e in questo senso
Io vi dedico sincero il
Mio minuto di silenzio