Dargen D’Amico, Isabella Turso - Le squadre testo (lyrics)
[Dargen D’Amico, Isabella Turso - Le squadre testo lyrics]
Chi ti condanna un po' ti giustifica
Esserino non sei inutile
Rendi legittima la politica
Però ancora non c'è rispetto
Per chi sfascia qualsiasi famiglia o progetto
E li vede come fondamenta di ogni male
E li vede come il
Nucleo del processo criminale
Bravi, bravi, bravi
Che avete già fatto le squadre
Che da una parte c'è la patria
(Etero in eterno)
E che dall'altra c'è la madria
(Eterodossi per adesso omo)
Bravi, bravi, bravi
Che avete teorizzato l'uomo
(Teo-teo-teocrazia, teo)
E ora chi ti tifa per la patria
(Padre nostro, solo nostro)
Passa la vita ad odiar la madria
(Perdoname madre)
Però ancora non c'è rispetto
Per chi sfascia qualsiasi famiglia o progetto
E li vede come fondamenta di ogni male
E li vede come il
Nucleo del processo criminale
Appollaiati, coi telefonini nelle mani
E il gesto funziona più del
Resto perché in realtà
Lo smartphone è l'eufemismo
Della masturbazione ed è stato ideato perché
Altrimenti sarebbe un reato
Se scegli di ammazzare il tuo
Chi ti condanna un po' ti giustifica
Esserino non sei inutile
Rendi legittima la politica
Però ancora non c'è rispetto
Per chi sfascia qualsiasi famiglia o progetto
E li vede come fondamenta di ogni male
E li vede come il
Nucleo del processo criminale
Però ancora non c'è rispetto
Per chi sfascia qualsiasi famiglia o progetto
E li vede come fondamenta di ogni male
E li vede come il
Nucleo del processo criminale
Però ancora non c'è rispetto
Per chi sfascia qualsiasi famiglia o progetto
E li vede come fondamenta di ogni male
E li vede come il
Nucleo del processo criminale