Dargen D’Amico, Andrea Volontè - Siamo tutti uguali testo (lyrics)

[Dargen D’Amico, Andrea Volontè - Siamo tutti uguali testo lyrics]

La luce non filtra attraverso la mischia
Chi punta in alto è un santo o un arrivista
E qui non puoi distinguere
Sì, se per sopravvivere
Libero devi delinquere
Il governatore si affida spesso alla fortuna
Il governatore al buio non troverebbe la luna
Luna, tu che puoi
Trovaci qualcosa da mangiare
E che rimanga fra di noi
Che siamo tutti meticci tutti mezzosangue
Che se mangiamo poco poi ci tremano le gambe
E siamo frutti di incontri tra sconosciuti
Sigillarci in periferia è lo
Smaltimento dei rifiuti
E ogni tanto nascono fiori speciali
Neonati con malformazioni radicali
Nati dietro pressione, stress produttivo
L'anagrafe è il primo contratto lavorativo

Facciamo i versi verso gli altri universi


Lassù dove non prende il segnale
E se mi dicono che siamo tutti diversi
Io invece dico no, che siamo tutti uguali
Tutti uguali

Il governo invita all'integrazione
Sì, ma solo tra di noi e dentro la recinzione
E noi a nostro agio all'interno
Semplificate le stagioni
È rimasto solo l'inverno
Così non perdiamo la calma con gli armadi
Tutti vestiti uguali, i figli, i padri
Parliamo una lingua diversa
A seconda dell'anno
E siamo tutti materiale umano di seconda mano
E si fa vita di provincia anche a Babilonia
Un gatto si specchia, un'orchestrina suona
E non c'è più niente che accontenti
Provo questo e il resto
Provi tutti i sentimenti
E il suicidio è solo un modo
Come un altro per andare via
Non c'è né fanatismo né fantasia
Per chi resta cambia poco, guarda attorno
Le persone spegnersi giorno dopo giorno

Facciamo i versi verso gli altri universi
Lassù dove non prende il segnale
E se mi dicono che siamo tutti diversi
Io invece dico no, che siamo tutti uguali
Tutti uguali

La ricerca di un acquirente
Il mercato globale
Tende a una moneta unica, universale
Per far sentire i più poveri più fratelli
E quelli con più fratelli ancora più poveri
Nazioni galleggianti, mini bazar giganti
Ma gli affamati sono allontanati
Con gli idranti insegne in lingue commiste
Dicono tutte: "Abbiamo ancora
Poche provviste" cosa ci sia oltre la vita
Nessuno lo chiede più
A meno che non diano uno speciale alla TV
Nessuno sogna di volare, neanche gli uccelli
Nessuno condivide nulla, neanche i fratelli
E per chi non si allinea ci sono i tribunali
Minorili e militari, siamo soci minoritari
Con diritti sociali egualitari, emarginati
Uno per uno e finalmente siamo tutti uguali

Facciamo i versi verso gli altri universi
Lassù dove non prende il segnale
E se mi dicono che siamo tutti diversi
Io invece dico no, che siamo tutti uguali
Tutti uguali

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