Dargen D’Amico - Un fan In Basilicata (Almeno) testo (lyrics)

[Dargen D’Amico - Un fan In Basilicata Almeno testo lyrics]

Levati, levati, per piacere
Tanto non te lo firmo non te lo firmo
Son troppo underground per firmare la carta
Non lo firmo, non lo… eh?
Ah, lo firmi tu? Ma un ah, un assegno?
Ah, per me? Ah, scusa, perdonami
Vieni un attimo, parliamone meglio
Certo che capisco
È importante arrivare a tutti con la musica
Perché o serve all'umanità intera
Serve l'umanità intera
Altrimenti non ha senso
Perché nell'epoca dei computer non
Ha senso un computer
Che scambi informazioni solo con se stesso
Underground

Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Ecco cosa mi manca come al Papa manca Mama



Ricambio generazionale cioè due dischi
E sei finito
Rottamiamo il tuo artista preferito prima
Che tu l'abbia capito è il consumismo
Escludi i vecchi affacciati ai palazzi
Per il resto la fica è
Solo un invenzione, sì, per vender più cazzi
Ho fatto gavetta a teatro
L'ultima parte che ho recitato
È stata me stesso
Ma non ero credibile, mi hanno scartato
E ora voglio di più, Gesù
Ho bisogno di aiuti, putin
Io non sputo nel piatto in cui mangio
Però mangio nel piatto in cui sputi

Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Ecco cosa mi manca come al Papa manca Mama

Sono un artista di nicchia
Ma anche un testa di minchia
È ovvio che se avessi più successo
Avrei anche una bella fica
Ma perché mai dovrei volerla la fica
Fossi pazzo
Faccio già abbastanza fatica a gestirmi
Questo pezzetto di cazzo
In quest'Italia corrotta ho una
Condotta fin troppo buona
Potrei pisciare all'antidoping al
Posto di Maradona
Ma Maradona è in pensione e anch'io
In questa pensione di terz'ordine
Che mi lamo, mi lavo e mi amo
Ma non in quest'ordine

Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in un fan in Basilicata
Ecco cosa mi manca come al Papa manca Mama

La musica che faccio mi ricorda una scena
Sotto la pioggia a Nizza preso
A schiaffi da una scema
Paese che vai, usanze che troie
Lei era un portagioie, io ero un cantastorie
La storia mi chiama, mi sa che non mi volto
Che se ti chiama è molto
Probabile tu sia morto
Il mondo è sempre tondo e gira sempre contro
E oggi è un bel giorno anche
Se non me ne rendo conto

Avere almeno, avere almeno
Avere-avere-avere-avere almeno
Avere almeno, avere almeno
Ecco cosa mi manca come al Papa manca Mama

Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Avere almeno un fan in Basilicata
Ecco cosa mi manca come al Papa manca Mama
Ecco cosa mi manca come al Papa manca Mao

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