Davide Van De Sfroos - L'Alain Delon De Lenn testo (lyrics)
[Davide Van De Sfroos - L'Alain Delon De Lenn testo lyrics]
Bicchieri attendendo futuri migliori
Sospirando vicino al mio regno di eccessi
Ma toccando la porta da fuori
Quando io ero sul trono
Stavate ancora spazzando la stalla
E quando stavate vincendo son ritornato
A rubarvi la palla
Ho provato a spiegarvi qualcosa battendovi a
Bocce o di notte a Lugano
Ma lo stile non posso insegnarlo a chi
Non ce l'ha a portata di mano
Con le donne e col gioco d'azzardo
Sporgendovi troppo ora siete caduti
Ho vissuto esagerando ma non salgo sul
Treno che riporta i rifiuti
Raccontate a tutti che troia è la sorte
Senza dire che però è vostra figlia
Io vi aspetto alla Cooperativa e
Vi guardo inclinare la bottiglia
Vardel là in de l'è l'Alen Delon de Lénn
Cumé vöen nassüü a Maiemi
Cumé el fiöö de d'Artagnan
L'importante è una certa classe
E zero cogniziòn
È difficile spiegare a tutti cüme
Véss el nümer vöen
Vardel là in de l'è l'Alen Delon de Lènn
Che trasforma la giurnada in un
Film de Jean Gabin
Oltru che gigolò, oltru che vitelloni
Ti concede solo un consiglio e
Pö fö tucc di cujoni
Se lo guardi nel buio potrai rivedere
La lama e le gocce
Di quel tempo in cui non viveva appoggiato
Alla rete del campo di bocce
Perchè lui ha sedotto il destino e
Dirottato la notte ai suoi piedi
Con il Lucciola oltreconfine ha vissuto quei
Tempi che ancora non credi
La coscienza una valvola rotta troppo stanca
E confusa per far dei ricatti
Atteniamoci alla leggenda che conserva
Integri i fatti non provare la sua corona
Ti cade sugli occhi e finisci per terra
Lui rubava i fiori dai prati
Voi dovete provar nella serra
Ora dentro il bicchiere nuotate senza
Mai ritrovare la sponda
E farete sentire a chi passa che
Rumore fa l'anima quando si sfonda
(Grazie a Billo per questo testo)