Egreen - Incubi testo (lyrics)
[Egreen - Incubi testo lyrics]
It look good, right? Yo, hey yo (Fid Me–)
Yo (Ah) , pass me the L
Put my ash out on these little dudes
(No doubt) all y'all lil' girls kneel down
Kiss the ring (Kneel down, kiss the ring)
Kneel down, kiss the ring
(Kneel down, kiss the ring)
Kiss the ring (Kiss the ring)
Kneel down, kiss the ring
(Kneel down, kiss the ring)
Came a long way, motherfucka
Yo (Ah) , pass me the L
Put my ash out on these little dudes
(No doubt) kneel down, kiss the ring
(Kneel down, kiss the ring)
Yo, era tutto un sogno
Sfogliavo Aelle nel soggiorno
A tredici anni senza un
Cazzo di problema attorno prima della figa
Le sostanze e delle delusioni
Quell'anno 107 mi sblastò i neuroni
Poi Ginevra, un'altra dimensione
Poco più di un anno senza il valore
Dei soldi o rispetto a persone
In poche parole un borghese sbruffone
Torno in provincia di Varese
Da mezzo coglione
Back to reality, braccia conserte
Zarri alla fermata con Franchino a palla
Sul Typhoon le penne
Ai piedi le Silver TN, le Buffalo zeppe
Le panette basse marchiate, pressate
Imboscate nelle sottoselle
Ci pigliavan per il culo per i baggy larghi
Chi parla: schiaffi
Guai a lamentarti o a ribellarti
Ordinaria provincia italiana col Woolrich
E i grammi
L'argilla nei parchi e tasta bassa
Se parlano i grandi
Rap terzo mondo, fotta acerba
Disperatamente alla ricerca costante
Di un confronto con la stessa provincia
Asfissiante come contorno
Classe media disagiata, figli ingrati
Speed a mezzogiorno
Kaos e Deda, primo live della mia vita
Un segno col Circolone che esplodeva, fra'
Senza ritegno
La Grande Truffa quando è uscita
Al pomeriggio in fissa
Con Nicolò e Giovanni al
Largo Giardino con vista
All'Indian ho conosciuto Fritz Beppe
Mani che anni dopo si sarebbero ristrette
Con Aurelie, quel primo amore
Giornate in Piola
Primi baci, raglie e scopate
Me le ricordo ancora
Da qualche anno gli FK marchiavan la zona
Mauro Lado in lungolinea come Porno a Roma
E mentre io iniziavo col gratto
Sandro Mazzafame narrava la sua connection
Con Zelo e Kauto
Kino e Zaio erano già leggenda
Prima che Massi e gli altri
Prendessero in mano quella faccenda
Luca Rispo era un'icona, un monumento
Quel che mi disse quel pome
Lo porto ancora dentro
Pischelli senza futuro e a
Casa il pasto caldo
Chi tornava dal Marocco o Olanda pesi
In pancia o in culo
Io ritiravo e al supermercato pesa il fumo
Poi a far le bocce in cantina di qualcheduno
Già da un giorno all'altro
In casa basta nogra guarda caso si divorzia
Io mi sono fatto rocce più che forza
Prime spadellate con la Cami
Da Leonardo in pompa
Coi primi mostri che bussavano
Calmi alla porta
Scimmia a digiuno, finto vissuto
Confuso e contuso
Niente aiuto, quindici anni scarsi
Sfigato e cocciuto
Nel frattempo lo zarro menava
Il prof bocciava mio padre che se ne andava
Mai rivisto e manco mi importava
Mia madre col primo incidente in fin di vita
Sbattermene è stato il più grosso
Rimorso della mia vita
Per questo ventun'anni dopo
Quando è risuccesso
Non ho esitato a fiondarmi
Al volo all'inferno
E a sedic'anni stavo messo male
Quel primo viaggio a Bogotá della
Mia vita ha fatto sragionare
Vagliele a spiegare a un pischello
Con merda nel cervello certe cose
La vita anni dopo ha spiegato anche quello
E per me Splinter era un padre
Ma a pensarci forse è un bene
Se a una certa il mio
Destino ha mischiato le carte
Stava creando un mostro
Ho pianto tanto quando se n'è andato
Cosa avresti fatto tu al mio stesso posto?
Valentino che studiava all'Accademia in Brera
Qualche volta mi portava a fumare
I lotti di crema
Oppure ero con Siffo col mio culo sul 306
Sedili in pelle
Fumo nero e tekno kappa in play
Mezza Italia intanto bombardava l'FN
Io andavo da Ugly, pace a Bionico
È stato struggente
La True People, Busto, Galla, prima TVM
Si preparavano a cambiare la
Storia per sempre
Poi quel cazzo di Teknival a Bassano
Che quasi non ritornavo
Ragnatele in testa e sulla mano
Ha spinto troppo con tutto questo, pisquano
E troppo presto mi guardavano
Tipo "Ti salutiamo", già
E mentre stavo uscendo sfregiato
Da quello sfaso
Mi ha preso in braccio questa
Merda con Sen e Tommaso so Fresh, anno zero
Ho preso in mano carta e penna
Da Vez e Vigor primo demo coi soldi dell'erba
Le ultime stagioni al Treno, Lacustre Clan
Goedi e Medda
Robotflow, penso ai live di Kaso Maxi e tremo
Mio fratello Palla su a
Varese aveva la corona
Con quel cazzo di microfono
Per me era Maradona
E mentre a Milano si formavano i Dogo
Andavo a Torino da Paolito a fare cypha
Bolle sangue nuovo
Nel frattempo studiavo tecniche e flows
E veri MCs quando sul
Palco rockavano veri show, seh
Una vita da fan e da spettatore
Prima che il rap mi pagasse, mi desse ragione
Prima che i buffoni si sentissero
I migliori in campo
Prima che Mughini andasse a Controcampo
Quasi a diciannove col mio primo sfratto
Punto a capo, culo in strada
Dormo in una fogna, manco diplomato
Dopo il demo Via Farini, nuova linfa
Il confronto con Milano mi ha
Dato la vera spinta
Gli amici fan la bella vita
L'università e la fica io scarico i camion
Pago i conti e sto in salita
Scrivevo e pensavo solo a farla finita
Sulla mia giugulare quella cazzo di matita
Colleghi mi passan davanti, perdo la speranza
Scrivo barre a nastro, cambio case
Ma non è abbastanza lavoro duro e l'odio
Logora insieme all'invidia
Ma piano piano senza accorgermi
Traccio la linea
Continuo a fare dischi e corro da solo
Aumentan serate su Milano
Riconoscono il cazzo di suono
Sticko al topic e perdo le mie paure
Cresce il mio nome, le skills
Si fan più mature, già
2013, ho la bomba in mano, seh
Nicolino sforna un classico italiano
Indican quello di Busto Arsizio ovunque vado
E sul metallo mio fratello Faes è disumano
Suono dappertutto
E ogni lunedì mattina timbro il
Cartellino sempre più distrutto
Doppia vita col lavoro mi divora
Finché a Lucca fuori da un cliente un
Mattino ho sboccato giallo e viola
La B&H, Yari e Lillo dan fuoco ai pannelli
Mentre io divento una leggenda
Per questi pischelli
Ma non mi fermo e detesto 'sti complimenti
Per ciò che ho passato sempre sul chi va là
Sull'attenti
Coinvolgo gente, continuo a suonare in giro
Non abbasso il tiro e non
Guardo mai l'erba del vicino
Inesperienza porta a sbagli
Mi sento un cretino
Per come ho gestito dei rapporti
Con testa da ragazzino spesso, quando corri
Non ti accorgi che arrechi dei torti
Non è una scusa e mi dispiace
Ho accusato i colpi a qualcuno ho dato una
Mano senza secondi fini
Nonostante tutto ancora qua e
Voi odiate Fantini
La mia generazione perde colpi e
C'ha i giorni contati
Non mollo, chi pensi che abbia creato CARATI?
Ma quella è un altra storia
Avevo una visione diversa
Per certi aspetti comunque vittoria
Il rap in Italia nel frattempo cambiava
E non me ne è mai fregato
Un cazzo di cosa stracazzo andava
Ho fatto le mie scelte, ho pagato
Fino al punto da passare per
Il cazzo di sfigato
Son stato male, sono stato in qualche crew
Grato a vita a Jack
Bat e Kuno anche se non parliamo più
A Mista e Shocca, m'hanno messo sulla mappa
Sono ancora orgoglioso d'esser stato
In crew con Vacca
Forse non sono stato sempre un esempio
Ma Zonta, Antonio
Gccio e Teo san quello che porto dentro
Beati voi pezzi di merda che non vi sbagliate
Io vivo bene con i segni di 'ste coltellate
2016, settantamila euro
Senza Instagram o featuring o
Un cazzo di ritornello
Ancora adesso mi fischian le orecchie
Me ne fotto, fra'
Di rime ne ho ancora parecchie
L'anno dopo ho rilanciato con Più Odio
Perché ho quello di Simone
Nel '96 al Campidoglio
E con Costa ho omaggiato Primo
Nella maniera più pura
Musica, senza speculare con la cultura
Rimpiango qualche fratellanza
Finita malissimo
Altre son nate: Tommy mi tatua la Y
Nel frattempo io riprendo vecchi vizi
La merce, Milano
Donne e ritorno nei precipizi
Intanto il rap ha di nuovo voltato pagina
Arrivano i soldi, qualcuno baratta l'anima
Qualcuno si adatta con scaltrezza e visione
Mentre il business è in mano
A una nuova generazione
Io faccio fatica a capire 'sta roba
Ce ne siamo innamorati senza social
Né soldi né moda
Da una zona dove l'aria non è buona
Forse è per quello che ho
Preso e reccato "TOMA"
Ma la fame non si frena, freme e scalpita
Altro rap: Craig G, Cassel, Bengala, Attila
Campo di rap
Sperpero soldi e pecco d'arroganza
Sempre meno amici
Ma col rap non perdo la sostanza
A un certo punto, non so dove
Perdo l'obiettivo ma nonostante tutto, suca
Perché ancora scrivo
Mi sento stanco, un po' vecchio
Col piede nella fossa
Frustrato, un po' affrettato
Sbaglio qualche mossa
Ho un disco pronto, ma sono senza energia
Mi affido a gente sbagliata
Il progetto perde magia
Ho scritto "Ho sbagliato" perché il rap
Mi ha spezzato il cuore ma non ritratto
L'ambiente è composto da persone
E in corsa arriva il deal con Sony
Fede ci crede io c'ho i nervi sotto i piedi
E la mia testa cede
Il giorno dell'uscita a Bogotá
Muore il mio vecchio non ci credo
Sembra un incubo vissuto ad occhio aperto
22 febbraio, volo a Bogotá col primo aereo
Torno due giorni dopo sconvolto
Senza rimedio
Fine Primo Tempo appena uscito e sono a pezzi
Chiudono il mondo a chiave, niente euro
Niente concerti mi dissanguano le tasse
Strascichi di compromessi
Scazzi, avvocati e pago tutto
Con gli interessi
Mi indebito e vedo un futuro pitch black
Prima volta che in vent'anni penso
A smettere col rap
E a settembre prendo accordi con
Sony per il secondo
E faccio uscire un tape bomba
Sorrido per un secondo
Fine 2020, un'altra tragedia in casa
Torno in Colombia con più buchi
In testa che a Gaza
Mollo tutto in dieci giorni e
Torno nel mio continente
Qui la luce si spegne definitivamente
Tutto quello che è successo non ha precedenti
Dopo otto mesi rivivo lucido avvenimenti
Due anni senza respirare
A un passo da cedere
Fino a vedere scintille dalla cenere
Ho ancora palle, barre, merda ardente
L'ultimo Lord of Vetra torna
A Milano da indipendente toma
Yo (Ah) , pass me the L
Put my ash out on these little dudes
(No doubt) all y'all lil' girls kneel down
Kiss the ring (Kneel down, kiss the ring)
Kneel down, kiss the ring
(Kneel down, kiss the ring)
Kiss the ring (Kiss the ring)
Kneel down, kiss the ring
(Kneel down, kiss the ring)