Elio e le Storie Tese, Paola Tovaglia - Cateto testo (lyrics)

[Elio e le Storie Tese, Paola Tovaglia - Cateto testo lyrics]

C'era un uomo che viveva a Chicago
E gli cresceva l'erba sulla faccia
Egli era infelice sulla faccia aveva l'erba
Sulla testa piante che perdevano le foglie
Per tagliarsi i capelli usava la motosega

C'era poi una donna che viveva ad Erba
Era molto bella
Però i suoi pori secernevano
Escrementi invece che sudor
Triste la sua condizione per l'infausta
Secrezione: cacca dalla faccia
Ella era infelice

Lui decise che per essere felice
Doveva emigrare da là
Addio alle delusioni chicaghesi
Addio all'importantissimo nodo ferroviario
Si diresse all'aeroporto per volare
Fino ad Erba
E lì trovare l'erba sulla faccia della gente



Lei, di contro
Per un caso che potrà sembrarvi
Strano decollò da Erba alla volta di Chicago
Questo nome suscitava nella fetida
Ragazza una nuova speme
Già dopo il decollo la
Gente voleva buttarla fuori

Ma il destino era in agguato
Sotto forma di pilota che
Svenuto per le esalazioni
Nel suo sogno di pilota trasformossi in
Kamikaze e diresse verso l'aeroplan
Che da Chicago andava ad Erba
E il bagliore dell'impatto fece luce
Sui due volti, l'uno verde
L'altro invece no e lui cadendo vide lei
E lei cadendo vide lui

"Mi presento, io mi chiamo Jonathan Grass"
Disse lui sfrecciando nel blu
"Chiedo scusa per l'audacia ma mi rendo
Conto che qui fra non molto
Poc'anzi moriremo, e per l'impatto al suolo
E per il grave scontro
E se mi è concesso per lo shock
Che entrambi abbiamo subito poco fa"

"Si figuri, caro amico
Sono conscia anch'io del fatto che
Qui il tempo stringe
E per dimostrarle che è vero le
Metto la lingua in bocca"
(La lingua in bocca)

Il contatto dei due visi
Misto all'impeto d'amore
Fece da rimedio di quella tragedia
L'erba si allungò all'istante per l'effetto
Concimante cacca più amore
Operano più miracoli di quanto non si creda
Ma la luce dell'amore fu oscurata
Dall'odore che quella puttana sprigionava
E lo sventurato amante
Ritiratosi all'istante
Si negò all'abbraccio e disse: "Pfui"
Avviluppandosi nell'erba

Lui, cadendo sulla terra, disse:
"Muoio sulla terra"
Lei gli cadde sopra e ne morì
Originando lì per lì
L'allegra aiuola dell'amor
In quel mentre due bifolchi
Ivi intenti a tracciar solchi
Videro l'evento
("Guarda l'evento!") e dissero:
"Portento!" ("Portento!")

Queste spoglie sovrapposte sono
Un monito celeste presto, grandi feste
("Presto Feste!") per celebrare il concime
Che rese i campi coltivabili

E la morale di questa storia è che la merda
Non è così brutta come la si dipinge

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