Enzo Jannacci - Il primo furto non si scorda mai testo (lyrics)
[Enzo Jannacci - Il primo furto non si scorda mai testo lyrics]
Un vecchio ergastolano me l'ha detto
"Si comincia quasi sempre dai pollai
Fuggendo con un pollo stretto al petto!"
Ero appena avanguardista
Giovane e incensurato giovane e incensurato
Ero appena Avanguardista
Io giravo per i pollai
Per addestrarmi sul pollo
Volevo farci un po' il callo
Pollai io non ne trovai!
Ma che ro ma che rogna disastrosa
C'era anche l'oscuramento
La pioggia, la neve e anche il vento
Ed in bianco venni a casa!
Ai, aiaiai Ai, aiaiai
Il primo furto non lo scordo mai!
Ai, aiaiai Ai, aiaiai
Il primo furto non lo scordo più!
Ma in un bel parco incocciai
In un pollaio grande e un po' isolato
Scassai la rete e dentro mi cacciai
E vidi un bel tacchino appollaiato!
Ero appena Avanguardista
Non conoscevo i tacchini
Chi conosceva i tacchini
Era Giovane Fascista!
Quand'ecco una mano allungai
Per abbrancare il pennuto una beccata beccai
Che mi trovai svenuto!
Ai, aiaiai Ai, aiaiai
Il primo furto non lo scordo mai!
Ai, aiaiai Ai, aiaiai
Il primo furto non lo scordo più!
Ma che ro ma che rogna disastrosa!
Rinvenni in un ospedale
Però quello di San Vittore
Quel tacchino micidiale
Era un'aquila imperiale!
Ma che razza di destino!
Io fui spedito al confino
E poi seppi che fui condannato
Per "Vilipendio dello Stato"
Perciò ai, aiaiai Ai, aiaiai
Il primo furto non lo scordo mai!
Ai, aiaiai Ai, aiaiai
Il primo furto non lo scordo più! Terun!