Francesco Guccini - Amerigo - 1996 digital remaster testo (lyrics)

[Francesco Guccini - Amerigo - 1996 digital remaster testo lyrics]

Probabilmente uscì chiudendo dietro a
Se la porta verde
Qualcuno si era alzato a preparargli
In fretta un caffè d' orzo
Non so se si girò
Non era il tipo d' uomo che si perde
In nostalgie da ricchi
E andò per la sua strada senza sforzo

Quand' io l' ho conosciuto
O inizio a ricordarlo, era già
Vecchio o così a me sembrava
Ma allora non andavo ancora a scuola
Colpiva il cranio raso e un
Misterioso e strano suo apparecchio
Un cinto d' ernia che sembrava
Una fondina per la pistola
Ma quel mattino aveva il viso

Dei vent' anni senza rughe
E rabbia ed avventura e ancora


Vaghe idee di socialismo
Parole dure al padre e dietro
Tradizione di fame e fughe
E per il suo lavoro
Quello che schianta e uccide: "il fatalismo"
Ma quel mattino aveva quel sentimento
Nuovo per casa e madre
E per scacciarlo aveva in corpo il
Primo vino di una cantina
E già sentiva in faccia l' odore d'
Olio e mare che fa Le havre
E già sentiva in bocca l'
Odore della polvere della mina

L' America era allora, per me
I GI di Roosvelt, la quinta
Armata l' America era Atlantide, l'
America era il cuore, era il
Destino l' America era Life
Sorrisi e denti bianchi su patinata
L' America era il mondo sognante
E misterioso di Paperino

L' America era allora per me provincia dolce
Mondo di pace
Perduto paradiso, malinconia sottile
Nevrosi lenta e Gunga-Din e Ringo
Gli eroi di Casablanca e di Fort apache
Un sogno lungo il suono continuo
Ed ossessivo che fa il limentra

Non so come la vide quando la
Nave offrì New York vicino
Dei grattacieli il bosco, città
Di feci e strade, urla
Castello e Pavana un ricordo lasciato tra
I castagni dell' Appennino
L' inglese un suono strano che lo
Feriva al cuore come un coltello

E fu lavoro e sangue e fu
Fatica uguale mattina e sera
Per anni da prigione, di birra e di puttane
Di giorni duri di negri ed irlandesi
Polacchi ed italiani nella miniera
Sudore d' antracite in
Pennsylvania, Arkansas, texas missouri

Tornò come fan molti
Due soldi e giovinezza ormai finita
L' America era un angolo, l'
America era un' ombra, nebbia
Sottile l' America era un' ernia
Un gioco di quei tanti che fa la vita
E dire boss per capo e ton per tonnellata
"raif" per fucile

Quand' io l' ho conosciuto o
Inizio a ricordarlo era già vecchio
Sprezzante come i giovani
Gli scivolavo accanto senza afferrarlo
E non capivo che quell' uomo
Era il mio volto, era il mio
Specchio finché non verrà il tempo in faccia
A tutto il mondo per rincontrarlo
Finché non verrà il tempo in faccia
A tutto il mondo per rincontrarlo
Finché non verrà il tempo in faccia
A tutto il mondo per rincontrarlo

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