Francesco Guccini - Canzone delle osterie di fuori porta testo (lyrics)

[Francesco Guccini - Canzone delle osterie di fuori porta testo lyrics]

Sono ancora aperte, come un tempo
Le osterie di fuori porta
Ma la gente che ci andava
A bere, fuori o dentro, è tutta morta
Qualcuno è andato per età
Qualcuno perché già dottore
E insegue una maturità, si è sposato
Fa carriera ed è una morte un po' peggiore

Cadon come foglie o gli ubriachi
Sulle strade che hanno scelto
Delle rabbie antiche non rimane che
Una frase o qualche gesto
Non so se scusano il passato
Per giovinezza o per errore
Non so se ancora desto in
Loro, se m'incontrano per forza
La curiosità o il timore

Io ora mi alzo tardi tutti i giorni
Tiro sempre a far mattino
Le carte poi il caffè della
Stazione per neutralizzare il vino
Ma non ho scuse da portare
Non dico più d'esser poeta
Non ho utopie da realizzare: stare a letto il
Giorno dopo è forse l'unica mia meta

Si alza sempre lenta, come un tempo
L'alba magica in collina
Ma non provo più, quando la guardo
Quello che provavo prima
Ladri e profeti di futuro mi
Hanno portato via parecchio
Il giorno è sempre un po' più
Oscuro, sarà forse perché è storia
Sarà forse perché invecchio

Ma le strade sono piene di una rabbia
Che ogni giorno urla più forte
Son caduti i fiori e hanno
Lasciato solo simboli di morte
Dimmi se son da lapidare se
Mi nascondo sempre più
Ma ognuno ha la sua pietra pronta
E la prima, non negare, me la tireresti tu

Sono più famoso che in quel
Tempo quando tu mi conoscevi non più amici
Ho un pubblico che ascolta le
Canzoni in cui credevi e forse ridono di me
Ma in fondo ho la coscienza pura
Non rider tu se dico questo
Ride chi ha nel cuore l'odio
E nella mente la paura

Ma non devi credere che questo
Abbia cambiato la mia vita
È una cosa piccola di ieri
Che domani è già finita
Son sempre qui a vivermi addosso
Ho dai miei giorni quanto basta
Ho dalla gloria quel che posso
Cioè qualcosa che andrà presto
Quasi come i soldi in tasca

Non lo crederesti
Ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura
Non perché metterò la testa a posto
Ma per noia o per paura
Non passo notti disperate su quel che ho
Fatto o quel che ho avuto:
Le cose andate sono andate ed ho per
Unico rimorso le occasioni che ho perduto

Sono ancora aperte come un tempo
Le osterie di fuori porta
Ma la gente che ci andava
A bere, fuori o dentro, è tutta morta
Qualcuno è andato per formarsi
Chi per seguire la ragione
Chi perché stanco di giocare, bere il vino
Sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore

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