Francesco Guccini - Inutile testo (lyrics)

[Francesco Guccini - Inutile testo lyrics]

A Rimini la spiaggia com'è vuota
Quasi inutile di marzo deserta dell'estate
In ogni simbolo imbecille e vacanziera
E noi, senza nemmeno un poco d'ironia
Fra gusci e quarzo
Ad inventare insieme primavera

Era piovuto piano e senza pause
Quasi fino a quel momento
Picchiando sopra ai pali della spiaggia
Il mare si spezzava in lembi
Nel ristorante vuoto, il cameriere
Assorto e lento
Cifrava il rebus dei cumulonembi

Compiendo poi quel rito inevitabile e abusato
Corremmo coraggiosi e scalzi
Lungo la battigia di un verde di bottiglia
Era quel mare affaticato
L'aria una stanza grigia



Scoprimmo che oggi il mare
Lascia un povero relitto
Naufragi di catrame e di lattine arrugginite
Parlare era soltanto un altro inutile
Delitto contro le nostre vite

Parlare, poi di cosa? Di quel vino
Troppo freddo e un poco andato?
O di quel fritto misto dato
Lì con malagrazia naturale?
A chi è triste di suo
Come un limone già adoperato
Dà ancora più tristezza mangiar male

E dire che volevo regalarti un
Compleanno un po' diverso
Ma in noi, turisti fuori di stagione
C'era tutto di sbagliato:
La notte, già una cosa andata via
Il mattino perso
E il pomeriggio forse già sciupato

Però, malgrado tutto
Si era stati bene assieme
Così, senza un futuro
In incertezza intenerita
Pensavo: "Farlo o no? Parlare o no?
Restare assieme e poi cambiarsi vita?

Ma se fossimo stati un'altra
Coppia fra le tante
Avremmo trasformato tutto in
Quella poca gioia
O avremmo litigato per sfogare ad
Ogni istante l'urlare della noia?

Domanda forse inutile
Com'era forse inutile quel giorno
Da prendere così come veniva
Senza calcolare il resto
Ci salutammo in fretta e in
Fretta anch'io feci ritorno
Di marzo si fa sera ancora presto

Interpretazione per


Aggiungi interpretazione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z #
Interpretare