Francesco Guccini - Inverno '60 testo (lyrics)

[Francesco Guccini - Inverno '60 testo lyrics]

Le nove di sera, domenica sera d'inverno
Fa freddo, c'è nebbia
In fondo alla strada s'è accesa l'insegna
"Blue Garden: si balla "
Qualcuno ha già aperto le
Grandi vetrate d'ingresso
Canterà Baby Silver qualcuno, giù in sala
Accenna sul piano un motivo di blues
Si veste un cameriere, è domenica sera
Si annoda un orchestrale la
Cravatta in seta nera
E indossa il capo orchestra la
Giacca in lamé blu
Nel bar di luci e specchi
Col ghiaccio dentro ai secchi
C'è un giovane invecchiato che
Non sorride più

Le dieci di sera, domenica sera d'inverno
Che gocciola fumo
Ma dentro alla sala il caldo dimentica


Il resto del mondo
L'orchestra ha finito un brano
Dal ritmo latino "Cuban cha-cha-cha"
Singhiozza il clarino
Seguendo il ricamo di note in "Stardust"
Bisogna divertirsi, è domenica sera
C'è da dimenticare la noia pesa e nera
C'è da dimenticare la favola che fu
Potere dire "vivo!" sull'onda d'un motivo
Stringendosi una donna che non si vedrà più

È l'una passata, domenica sera d'inverno
Ormai lunedì
Persone che sciamano macchiano il
Buio di risa e rimpianti
L'insegna violenta i visi che mordono freddo
Di atroce blu-neon
Poi a un tratto si spegne e
Non resta che il suono dell'oscurità
C'è da ricominciare un'altra settimana
Strascinando nei giorni l'attesa quotidiana
Scordando e stemperando la tua precarietà
La notte sale adagio
La strada è di un randagio
Che annusa i suoi fantasmi
E abbaia alla città

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