Francesco Guccini - La locomotiva - 1996 digital remaster testo (lyrics)

[Francesco Guccini - La locomotiva - 1996 digital remaster testo lyrics]

Ma s'io avessi previsto tutto questo
Dati causa e pretesto le attuali conclusioni
Credete che per questi quattro soldi
Questa gloria da
Stronzi, avrei scritto canzoni va beh
Lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il
"crucifige" e così sia
Chiedo tempo, son della razza mia
Per quanto grande sia, il
Primo che ha studiato

Mio padre in fondo aveva anche ragione
A dir che la pensione è davvero importante
Mia madre non aveva poi sbagliato
A dir che un laureato
Conta più d'un cantante:
Giovane e ingenuo io ho perso la testa
Sian stati i libri o il mio provincialismo
E un cazzo in culo e accuse d'arrivismo
Dubbi di
Qualunquismo, son quello che mi resta


Voi critici, voi personaggi austeri
Militanti severi chiedo scusa a vossìa
Però non ho mai detto che
A canzoni si fan rivoluzioni, si
Possa far poesia
Io canto quando posso, come posso
Quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
Vendere o no non passa fra i miei rischi
Non comprate i
Miei dischi e sputatemi addosso

Secondo voi ma a me cosa mi
Frega di assumermi la bega di
Star quassù a cantare
Godo molto di più nell'ubriacarmi
Oppure a masturbarmi o al limite, a scopare
Se son d' umore nero allora
Scrivo frugando dentro alle nostre miserie:
Di solito ho da far cose più serie
Costruire su macerie o mantenermi vivo

Io tutto, io niente, io stronzo
Io ubriacone, io poeta, io
Buffone, io anarchico, io fascista
Io ricco, io senza soldi, io radicale
Io diverso ed io
Uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perché canto
So imbarcare, io falso, io vero
Io genio, io cretino
Io solo qui alle quattro del mattino
L'angoscia e un po' di
Vino, voglia di bestemmiare!
Secondo voi ma chi me lo fa
Fare di stare ad ascoltare
Chiunque ha un tiramento?
Ovvio, il medico dice "sei depresso"
Nemmeno dentro al
Cesso possiedo un mio momento
Ed io che ho sempre detto che era
Un gioco sapere usare o no
Ad un certo metro:
Compagni il gioco si fa peso e tetro
Comprate il mio
Didietro, io lo vendo per poco!

Colleghi cantautori, eletta schiera
Che si vende alla sera per un po' di milioni
Voi che siete capaci fate bene a
Aver le tasche piene e non solo i coglioni
Che cosa posso dirvi? Andate e fate
Tanto ci sarà sempre lo sapete
Un musico fallito, un pio, un teorete
Un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!

Ma s'io avessi previsto tutto questo
Dati causa e pretesto forse farei lo stesso
Mi piace far canzoni e bere
Vino, mi piace far casino, poi
Sono nato fesso
E quindi tiro avanti e non mi
Svesto dei panni che son solito portare:
Ho tante cose ancora da raccontare
Per chi vuole ascoltare e
A culo tutto il resto!

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