Franco Battiato - Sette Sufi testo (lyrics)
[Franco Battiato - Sette Sufi testo lyrics]
Il ramo è l'origine
Del frutto ma in realtà
Il ramo è venuto all'esistenza in
Vista del frutto se non ci fossero stati un
Desiderio e una speranza per il frutto
Come avrebbe potuto il giardiniere
Piantare la radice dell'albero?
Ecco perché, in realtà
Dal frutto è nato l'albero
Vi ascolto
Durante un mio viaggio alla
Ricerca del miracoloso
Capitai in una zona del nord Africa
Dove esiste il monastero senza porte dalle
Mura alte come l'antica Uruk per entrarvi
Bisogna attendere che qualcuno decida di
Calare giù una corda
Con appesa una cesta cosa
Che potrebbe non accadere
Aspettai invano per due giorni
Ma la notte successiva
Mi apparve in sogno un essere trasparente
Una pura vibrazione di luce
"Quando avrai trasceso la condizione
Dell'uomo", mi disse
"sarai condotto in una terra dolcissima che
Non si può né immaginare
Né rappresentare: la sua natura è
Di espandere l'anima nella gioia
E in questo firmamento ciò che
È giovane non diventa vecchio
Ciò che è nuovo non diventa
Antico non si corrompe cosa
Alcuna né si guasta
Nulla muore nessuna persona
Desta si addormenta
Poiché il sonno è fatto per il
Riposo e per scacciare il dolore
E in questo luogo non ci
Sono né sofferenza né dispiacere"
Io fui già un tempo giovane
E ragazza ed anche pianta
Ed uccello e muto pesce che
Salta fuori dal mare
A Murcia, dove ho abitato per sette
Anni, ebbi come maestro Ibn Arabi
A Lui pace e gloria
Il mondo è fatto di sostanze
Grossolane e di sostanze
Sottili E fa da velo a se stesso, di modo
Che non può vedere Iddio proprio
Perché si vede dio resta sempre sconosciuto
Così all'intuizione
Come alla contemplazione
Poiché l'effimero non ha presa sull'eterno
Non è possibile avvicinare la divinità
Sì che abbia accesso ai
Nostri occhi non è corredata
Di umana testa sulle
Membra, né di piedi, né di agili ginocchia
Né di vergogne pelose, ma è Intelletto
Sacro ed ineffabile
Che coi rapidi pensieri per
L'Universo intero si squaderna
Giusto
Negli ultimi tempi, mi sono dedicato con
Assiduità all'esercizio che
Lei ci assegnò l'estate scorsa
Ho preparato un pezzo che ho chiamato
Parafrasando il libro di Abul Qasim
"Luci sulla scienza dei suoni e sui
Percorsi interni della
Voce" Ho delimitato la ricerca alla sola
Zona del sentimento
Sperimentando che il punto
Che colpisco con una nota all'interno
Risuona esattamente nello stesso punto
All'esterno di chi ascolta