Franco Battiato - Venezia-Istanbul testo (lyrics)

[Franco Battiato - Venezia-Istanbul testo lyrics]

Venezia mi ricorda istintivamente Istanbul
Stessi palazzi addosso al mare
Rossi tramonti che si perdono nel nulla
D' Annunzio montò a cavallo
Con fanatismo futurista
Quanta passione per gli aeroplani e
Per le bande legionarie
Che scherzi gioca all'uomo la Natura
Mi dia un pacchetto di Camel
Senza filtro e una minerva
E una cronaca alla radio dice
Che una punta attacca
Verticalizzando l'area di rigore
Ragazzi non giocate troppo spesso
Accanto agli ospedali
Socrate parlava spesso delle
Gioie dell'Amore
E nel petto degli alunni si
Affacciava quasi il cuore
Tanto che gli offrivano anche
Il corpo: fuochi di ferragosto
E gli anni dell'adolescenza pieni
Di battesimi e comunioni
In sacrestia: Ave Maria
Un tempo si giocava con gli amici a
Carte e per le feste si
Indossavano cravatte per questioni estetiche
E sociali le donne si sceglievano un
Marito per corrispondenza
L'Etica è una vittima incosciente
Della Storia: ieri ho
Visto due uomini che si
Tenevano abbracciati in un
Cinemino di periferia e penso a
Come cambia in fretta la
Morale: un tempo si uccidevano i
Cristiani e poi questi
Ultimi con la scusa delle
Streghe ammazzavano i pagani ave Maria
E perché il sol dell'avvenire
Splenda ancora sulla terra
Facciamo un po' di largo
Con un'altra guerra

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