Il Tre - Farfalla testo (lyrics)
Il Tre [Guido Luigi Senia] Roma, Italia 🇮🇹
[Il Tre - Farfalla testo lyrics]
Se solo sapessero a volte quanto è pesante
So che siamo morti perché l'ho deciso io
Avere talento nei giorni storti è stressante
E penso a quella notte troppo corta
Per parlare dei ricordi ormai lontani
Io pensavo solo al rap, le strofe, i palchi
Tu dicevi: "Dimmi solo che mi ami"
E fuori si muore di freddo, eh
Metto in dubbio tutto ciò che fa parte di me
Io muoio di freddo dentro, eh
Vorrà dire che in questi anni
Penso ancora a te
Io non piango mai per niente, niente, niente
Niente niente può toccarmi come lo fai tu
Giuro, sono stato sempre, sempre, sempre
Sempre
Sempre sorridente, anche quando ero giù
Dicono: "La tua vita, che bella
La voglio anch'io"
Se solo sapessero tutto ciò che mi ha tolto
Poi non la vorrebbero, fidati, amico mio
Adesso sto bene, ma prima ho pagato il conto
Dietro al collo ho una farfalla grande
Sono nato per volare in alto
Se è difficile, lo faccio
Sai che se è difficile mi piace tanto
Non ho mai dimenticato casa
La strada da cui provengo, perciò
Non mi dire: "Ti sei perso"
Penso che sono ancora diverso, stesso (yeah)
Non sai come vivo, non sai come sono
Non sai cosa scrivo e né perché lo scrivo
Parli su uno schermo perché hai solo quello
Io parlo nelle canzoni e intanto penso
Non sai cosa voglio, né da dove vengo
Non sai cosa sogno e quello che ho sognato
La mia vita corre a cent'ottanta
Congratulazioni a quello che ho passato
Parla di meno, sì, sì, parla di meno
Sì, ti prego, dai, parla di meno
Mi incazzo, ti meno
Mi-mi, m'incastro davvero
Mi ti mangio e ti bevo
Sanno chi ero, sa-sa-sanno chi sono
Sa-sa-saltano e vedo
Si divertono meno quando rappo
Di meno, bella, mi levo
Quelle notti dove stai? Solo
Coi pensieri tuoi
Come non hai fatto mai, io l'ho fatto bene
Sai m'è servito tipo assai
Ora so chi sono io, ora so che cosa vuoi
Ora non mi volterò
Corro forte più di prima perché chi ha fame
E chi è affamato non si sazia mai
Sono il rap
Lo dimostro quando parlo, quando rappo
Come stacco quelle teste, sì, di cazzo
Me ne vanto, me ne vado, non mi sbaglio
E mi ritaglio spazio alla serata
Come fossi il Papa Benedetto
Mi ricordo ancora nel parcheggio
Facevamo il cerchio, rappavamo
Ci credevo un sacco, lo volevo
Poi però sul palco, la paura
Mi scordavo i testi
Non avevo l'esperienza giusta
Ci credevo, me lo sono preso quel posto
Rimango me stesso, lo stesso di
Quando piangevo nel cesso, e
Me l'ero promesso
Dietro al collo ho una farfalla grande
Sono nato per volare in alto
Se è difficile, lo faccio
Sai che se è difficile mi piace tanto
Non ho mai dimenticato casa
La strada da cui provengo, perciò
Non mi dire: "Ti sei perso"
Penso che sono ancora diverso, stesso