Ivan Granatino, Luchè - Le mie lettere testo (lyrics)
Ivan Granatino [Caserta, Italia] 🇮🇹
Luchè [Luca Imprudente] Napoli, Italia 🇮🇹
[Ivan Granatino, Luchè - Le mie lettere testo lyrics]
Mondo dalla casa dove sono
Nato e intorno c'è un profumo
In lontananza che poi mi
Entra nella stanza proprio a un
Passo dai quartieri dei signori
I bambini devono restare fuori
E inventarsi un mondo
Magico in periferia di Gerico da qui
Chissà se c'è un modo
Per uscire ed incontrare te e
Dirti quello che avremmo fatto
Senza telecamere al mondo un posto
C'è dove non siamo numeri
Nè simboli nè croci o svastiche
Dove i razzisti parlano
Per gli angeli fidati di me
Se ti consegneranno le mie
Lettere vieni via da qui, all'alba
Spareranno il mio proiettile, fidati
Di me, non c'è nessuna patria nessun
Vero re, vieni via da qui
Dove possiamo finalmente essere ciao
Ti scrivo perchè non
Mi fanno dire certe cose
Non le fanno raccontare
E ci tatuano dei numeri
Perchè uomini generici, chi ha paura del
Diverso è un ammalato ed infetta
Questo posto maledetto io che
Ti amo sono nato per portarti
Via dal ghetto ti
Porterò' dove nessuno ci conosce
Dove la pioggia ha un po di cielo dentro le
Sue gocce dove una croce e un chiodo non
Fanno una religione
Dove lasciarti libera è l'essenza
Del mio amore sarà
Una corsa a piedi nudi varcando il confine
Voglio sentire le gambe in
Fiamme fino a morire
Ti amerò bianca d'Inverno e nera d'Estate
Sarai il motivo che fa del
Dolore un carburante entrare nella tua vita
Piano e poi uscire pazzo
La vera te a braccia aperte in punta di un
Terrazzo ti guarderò ad occhi
Chiuso affidandomi al tatto se cadiamo ci
Abbracciamo prima dell'impatto, parlare del
Più e del meno per poi sentirci uguali
Ognuno in
Guerra con se stesso ci ha reso le ali
Scriverò' nei tuoi peccati e metto
Una pietra sopra, ti dirò' la verità prima
Che qualcuno la scopra