Jovanotti - Good Blood testo (lyrics)

[Jovanotti - Good Blood testo lyrics]

Freak freak yo

Un mio parente era il cuoco
Sulla nave di Ulisse
Al grande eroe e ai suoi
Uomini faceva pranzi e cene
Anche a lui fu dato
L'ordine che non ascoltasse
Passando da quell'isola il
Canto delle sirene
Ma lui si addormentò e non si mise la cera
E quando si svegliò credette di avere sognato
Ma invece l'esperienza era stata vera
Quel canto mistеrioso lui l'aveva ascoltato
E misteriosamentе anche dimenticato
Restò dentro di lui quel richiamo del vuoto
Che hanno tutti gli uomini che hanno vissuto
Un tuffo inconsapevole nell'assoluto
Da lui ho imparato a vivere
La realtà come un sogno
E i sogni come fossero una cosa reale
A vivere ogni viaggio come fosse un ritorno
E che anche i grandi eroi
Han bisogno di mangiare

Oh, buon sangue non mente
Io son di tutta la gente diretto discendente

Tra i miei antenati più illustri
C'è un tale Caino
Fondò la prima città e fu il primo assassino
Una domanda insanguinava il suo
Cuore e cervello perché Dio quella mattina
Preferì mio fratello?
Ma nei giorni più cupi, nei momenti più bui
Lui sentiva che invece il più amato era lui
E come segno di amore gli era stato concesso
Il dolore e la colpa per il male commesso

Oh, buon sangue non mente
Io son di tutta la gente diretto discendente
Na na na na na

Un parente tra i più antichi era un manovale
Nel cantiere della grande Torre di Babele
Il progetto nell'insieme non lo conosceva
Ma mattone su mattone la Torre cresceva
Ad un certo punto con i soldi del salario
Pensò bene di comprarsi un vocabolario
Inglese, spagnolo, turco, arabo, giapponese
Swahili, italiano, greco, indo, russo
Portoghese quel dizionario in qualche modo
È nelle mie mani
Ma è sempre complicato capire gli umani
Una mia ava era una donna
Alta un metro e dieci
Frequentava romani, galli, egizi e greci
Il suo corpo era piccino, ma pieno di calore
Sottomise tutti quanti, anche un imperatore
Dalla mia ava ho imparato che non c'è potere
Che resista all'arte buona di dare piacere

Oh, buon sangue non mente
Io son di tutta la gente diretto discendente

Nel mio albero genealogico quasi alla radice
C'è una donna di Bretagna
Che faceva l'attrice
Ma siccome solo i maschi lo potevano fare
Recitava di essere un uomo per recitare
Cardinale, puttana, mendicante, musa
La platea di fronte a lei non era mai delusa
Da quella donna ho imparato che l'identità
È una maschera e la maschera dà libertà
Puoi cambiare faccia, parte, umore e sesso
Nel frattempo camminare di fianco a te stesso
Ricapitolando a caso tra i miei antenati
C'era uno che è vissuto
Al tempo dei crociati
Fabbricava poi vendeva cinture di castità
Era il garante tecnico della fedeltà
E quando i cavalieri andavano
A imbarcarsi in nave
Non sapevano che lui aveva la doppia chiave
Mi ha insegnato che i costumi cambiano spesso
E che tra guerra e religione
C'ha ragione il sesso

Oh, buon sangue non mente
Io son di tutta la gente diretto discendente
La la la la la

Un mio antenato visse al tempo di Savonarola
Ascoltava i suoi anatemi parola per parola
Ammirava nei suoi occhi quella luce interiore
Che hanno gli uomini di fede
Di forza e rigore
Poi però quando tornava a casa dopo i sermoni
Passava piazza della Signoria, via Tornabuoni
Le botteghe degli artisti, bordelli e mercati
Si sentiva a suo agio tra i condannati
Lo zio di un mio trisnonno suonava il violino
Il suo sogno era di essere un grande virtuoso
Poi si innamorò di una che
Gli cambiò il destino
Lasciò perdere il violino divenne
Triste e geloso
Dopo un sacco di anni che stavano insieme
Quando aveva rinunciato al suo
Sogno di artista
Lei se ne andò via con i profumi e le creme
E si mise con uno che faceva il violinista
Mi insegnò che rinunciare
All'ambizione è sbagliato che poi la dea si
Vendica se c'hai rinunciato

Freak freak yo rock rock yo

C'era un matto che faceva sculture di vento
Si fermavano a guardarlo quando in movimento
Modellava ogni dettaglio della
Sua opera d'arte
Dopo un po' la fissava seduto in disparte
E quasi sempre scontento del suo risultato
Con un soffio distruggeva quel
Che aveva creato
E la sera la gente a casa ritornava
Con scolpito negli occhi il matto che danzava
Mentre lui andava a
Letto sempre insoddisfatto
Proprio come un uomo, anzi come un matto

Oh, buon sangue non mente
Io son di tutta la gente diretto discendente
La la la la la

Tra i parenti più lontani
C'è un bestemmiatore
Ce l'aveva con Dio che gli era debitore
Di favole raccontate prima di
Mettersi a letto di cui tutti i bambini
Del mondo hanno diritto
Lui era nato senza motivo apparente
Tranne quello di diventar delinquente
Fu per questo che a Dio volle fargli dispetto
E divenne un cittadino corretto
Un mio nonno combatteva le battaglie di Troia
Un altro faceva l'aiutante del boia
Ce n'era uno contadino, un'altra ballerina
Uno morì di vecchiaia, uno di ghigliottina
Da tutti questi ho imparato
La più grande lezione
Niente accade due volte e per questa ragione
Si nasce senza esperienza
Si muore senza assuefazione

Oh, buon sangue non mente
Io son di tutta la gente diretto discendente
Na na na na na la la la la la

La la la la la la la la
La la la la la la la la
La la la la la la la la

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