Kento - Pyongyang testo (lyrics)

[Kento - Pyongyang testo lyrics]

Pyongyang com’è lontana Pyongyang
Stanotte piove a Pyongyang
Com’è lontana Pyongyang stanotte piove

Mario si alza presto come quasi ogni mattino
Mette il parka addosso e i
Suoi vent'anni sulla sella
L'alba è trasparente
Si spegne l'ultima stella
Mentre lui varca i cancelli
Mentre timbra il cartellino
La tuta stringe sui polsi, si sente ostaggio
Il sole fuori è già alto, ma non si vede
"Che differenza c'è?"
Più spesso se lo chiede
La catena dello schiavo e
La catena di montaggio
Anche suo padre lì c'è entrato da ragazzo
Almеno si incontrassero
Ma lui fa l'altro turno la sera torna tardi
Prendе l'autobus notturno


E Mario a volte pensa: "Se è il futuro mio
Mi ammazzo"
E Mario guarda lontano, ma non sa dove
E quando è solo fa il gioco del "se rinasco"
In moto accelera forte e si toglie il casco
Corre nel buio, piange solo quando piove

Pyongyang com’è lontana Pyongyang
Stanotte piove a Pyongyang
Com’è lontana Pyongyang stanotte piove

Mi yon si alza presto come quasi ogni mattino
Sbadiglia e scuote i sogni via
Dai suoi capelli sciolti lo sa che è bella
Ma non è che gliene importi
Sospira mentre il gatto ancora
Dorme sul cuscino
Mette tre libri nello zaino, prende ed esce
Nella città molto più grande dei suoi anni
Pensa: "Perché non riesco ad accontentarmi?"
O forse senza amaro tra le
Labbra non si cresce
E la sua amica quasi sempre non comprende
Mi yon la sente mano a mano più lontana
E quell'esame è solo tra una settimana
"Dovrei studiare" dice
Ma con aria indifferente
E nel silenzio ordinato di quel vagone
Solo il fruscio delle ruote sopra il binario
Mi yon si chiede se il dolore è necessario
Ma deve alzarsi perché è già la sua stazione

Pyongyang com’è lontana Pyongyang
Stanotte piove a Pyongyang
Com’è lontana Pyongyang stanotte piove

E io che loro due li ho soltanto descritti
Mi toglie il fiato il loro essere reali
E il nostro essere umani più
Vero è essere uguali
Anche e soprattutto quando
Ne usciamo sconfitti
Tu non hai visto mai le lacrime di Mario
Ma a volte l'ansia ti ha
Detto gli stessi "no"
Io non so il suono della voce di Mi yon
Ma vivo il suo stesso rifiuto dell'ordinario
Vorrei trovarli, lui per strada
Lei in stazione
E continuare il mio racconto per non perderlo
Sai, se si incontrassero si innamorerebbero
Ma forse questo è troppo
Anche in un testo di canzone
E se ti sembra di avere niente di fronte
Pare che l'occhio si perda nel grande vuoto
Sai che c'è un altro come
Te in un altro luogo
Quelle due rette si incontrano all'orizzonte

Pyongyang com’è lontana Pyongyang
Stanotte piove a Pyongyang
Com’è lontana Pyongyang stanotte piove

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