Kiave - Alba verde testo (lyrics)
[Kiave - Alba verde testo lyrics]
Playlist che suonano in La minore per
Figli di un Dio minore dove sono i raggi che
Scaldavano un guaglione?
Dove sono gli altri di Blue Nox
Mo' che sono nel ciclone?
Io so qual è il mio ruolo e so chi sono
Ma so che muori solo, se vivi da buono
E un amico non lo perdo, no, lo perdóno
Ma solo se lui è a volerlo
E non sta fermo sul trono
Sto attraversando l'inferno
Rischio di amarle ste fiamme
Devo esternarle o dall'interno bruciano
La mia carne (One two three four five
Six seven eight nine)
Ma conto fino a nove prima di parlarne
Dieci anni d'amore a chi l'amore non sa cos'è
Ho scelto l'hardcore perché
L'hardcore è l'archè
Fra infamoni, papponi, cornuti e lacchè
Sto meglio coi detenuti che a
Certi concerti in playback
Davvero state facendo?
Dal vero state sparendo
Dal nero sto riemergendo
Baby, la parte buona è morta
Non spreco tre giorni sperando che risorga
Le mie notti sono più belle dei vostri giorni
Vivo il caos di fogli insonni
Fra fame e soldi, perché non dormi?
Ma le mie, le mie, le mie
Le mie notti sono più vere dei vostri giorni
Vivo il caos di fogli insonni
Perché non dormi? Perché non torni?
E ultimamente sono nomade, anzi
Apolide, anzi homeless, senza tetto
L'unico posto che posso chiamare
Casa è il baretto
Cerco nel vino rosso che vasa dal petto
L'underground è una scelta
Non una scusa per fare cose a
Cazzo di cane e alla svelta
Non mi interesso del successo, man
Non ho dubbi che la chiave del successo non
È piacere a tutti
Solo in volo verso il vuoto
Solo come nel trasloco
Solo anche se solo non lo sono in toto
Finché avrò voi tre, la mia famiglia a Cusè
L'underground che per le strade
Grida: "Kiave bumaye"
Poi c'è lei con cui rendiamo il tempo lieve
Ci annoiano assieme
La noia spaventa solo chi non la conosce bene
Mi riscalda un'alba verde
Battezza il mio piacere
In un mare senza fondale
Mi ricorda cosa serve
Il sale, la bocca, la brama anche se amara
Di fianco un poster di Guccini
Che sembra un koala
Non comprendi, man, beh sono cose mie
Non mi spiego
Rinnego il tempo delle didascalie
Musa ferita, giro musei e gallerie
Solo l'arte cura l'arte
Riparte in un Carpe Diem
Nella solitudine di Marquez
Cent'anni di fobie
Son le onde del destino di Lars Von Trier
Musica triste risuona ancora
Con un disco dall'abisso che divora
Mi ricorda che il dolore mi migliora
E che l'amore ora si trova
In una terra bianca alla venticinquesima ora
Le mie notti sono più belle dei vostri giorni
Vivo il caos di fogli insonni
Fra fame e soldi, perché non dormi?
Ma le mie, le mie, le mie
Le mie notti sono più vere dei vostri giorni
Vivo il caos di fogli insonni
Perché non dormi? Perché non torni?