Lo Stato Sociale - Io, te e Carlo Marx testo (lyrics)
[Lo Stato Sociale - Io, te e Carlo Marx testo lyrics]
Portare il pane a casa
Che poi arrivo dopo tre giorni
Ed è secco ormai
E va bene per i pomodori gratin
E io ci ho provato a fare il necessitario
E tu a unire l'utile col dilettevole
A prendere fischi per comprare fiaschi di
Vino che comunque non apprezzi
Il pane arriva tardi, il vino non ti piace
C'è un problema di sguardi o un contratto
Sbagliato con un vizio di forma
Tu ti sbatti e non hai niente
Io mi diverto e faccio tardi
In mezzo c'è la terra il lavoro nei campi
Il sudore pagato per la frutta che mangi
Io canto e tu mi salvi la vita
Lui raccoglie le mele e tu gli salvi la vita
Lei scende in strada a battere e
Tu le salvi la vita
Lui muore schiacciato dalle lamiere e
Non puoi farci niente
Forse è per questo che continuo a
Cantare o a fare il deficiente
E non ci siamo accorti che
Il campo del confronto
Perde metri nei confronti dello
Stanzino del comando
E non sarò mai un piccolo padre
Per le tue voglie di conferma
Preferirei fare l'opposto
Ed essere debole con te
Preferirei stare per ore a
Vederti piangere di felicità
Perché hai capito il sistema che hai imposto
Perché hai compreso che non c'è
Posto per lamentarsi delle avversità
E solo l'aria ci salverà
Una casa in campagna una tazza di tè
Un letto grande e tutte le mele che vuoi
Io canto e tu mi salvi la vita
Lui raccoglie le mele e tu gli salvi la vita
Lei scende in strada a battere e
Tu le salvi la vita
Lui muore schiacciato dalle lamiere e
Non puoi farci niente
Forse è per questo che continuo a
Cantare o a fare il deficiente