Lo Stato Sociale - Senza macchine che vadano a fuoco testo (lyrics)

[Lo Stato Sociale - Senza macchine che vadano a fuoco testo lyrics]

Amore mio, strappami i pidocchi
Fuori bruciano le strade e
I fumogeni negli occhi
La pancia delle camionette
Le tue caviglie così strette
Il buio in fondo alle tue cosce
Il collo sbavato delle sigarette
Sbirri al telefono che brindano
Alla morte delle zecche
Bottegai piangono nei calici
Delle loro tasche
Ma anche tu eri ubriaca quando
Mi dicevi quella volta:
"Se non la posso ballare allora no
Non è rivolta"

Tra una pantera insanguinata e
Una gazzella morta tu portami a ballare
Tutto il resto è la rivolta

Non t'amerei senza perdere i denti
Senza asfalti roventi
O meritevoli agenti vivi ancora per poco
Se l'isteria dei collocamenti
Gli spari sugli studenti
Per te non fossero altro che un gioco
Non t'amerei senza macchine che
Vadano a fuoco

Il re ha sempre voglia di scappare prima
Che rotoli la testa della sua regina
Che bruci nella fica ogni sua puttana
Che il suo esercito venga sommerso
Da una marea umana
Per questo la storia la si
Insegna con i piedi
Che loro di ballare san qual è la buona volta
Come quando con una bottiglia
In fiamma mi dicevi:
"Non sono io ad essere ubriaca, è lei
È lei che è la rivolta"

Tra una pantera insanguinata e
Una gazzella morta
Nella giungla delle strade balla
Solo la rivolta

Non t'amerei senza perdere i denti
Senza asfalti roventi
O meritevoli agenti vivi ancora per poco
Se l'isteria dei collocamenti
Gli spari sugli studenti
Per te non fossero altro che un gioco
Non t'amerei senza macchine che
Vadano a fuoco

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