Management - Il mio giovane e libero amore testo (lyrics)

[Management - Il mio giovane e libero amore testo lyrics]

I moralisti si tappino le orecchie
Non si scandalizzino le signorine perbene
Mi hanno detto sarai madre
Sarai sposa, sarai donna
Ma la mia rivolta comincia da qui
Dalla famiglia e dalla natura
Io non amo i mariti, amo solo i corpi
Amo il piacere e amo l'amore

E chiamatemi pazza
Chiamatemi troia e perversa
Sono vecchi nomi che non mi commuovono più
E chiamatemi pazza
Chiamatemi troia e perversa
Sono vecchi nomi che non mi commuovono più
Sarò l'ideale dei poeti
L'amante dei ladri e dei vagabondi

Non voglio una famiglia
Che costringa la mia libertà
Non voglio un marito geloso e volgare


Noioso e violento
Io non voglio dare niente alla mia specie
Io non voglio dare niente alla mia patria
Mi basta amare me stessa
Nuda davanti allo specchio
Nuda dentro la vasca da bagno
Nuda tra le braccia di chi mi piace

E chiamatemi pazza
Chiamatemi troia e perversa
Sono vecchi nomi che non mi commuovono più
E chiamatemi pazza
Chiamatemi troia e perversa
Sono vecchi nomi che non mi commuovono più
Sarò l'ideale dei poeti
L'amante dei ladri e dei vagabondi

L'altra sera mi sono spogliata davanti allo
Specchio e mi sono guardata
La mia pelle chiara e dolce
Il mio ventre liscio
Sembrava modellato da un'artista
Ho desiderato rovesciare quel corpo sul
Letto e baciarlo tutto
Ed avrei tanto voluto che
Quella bellezza fosse immortale
Sì avrei tanto voluto che
Quella bellezza fosse immortale

E questa è la canzone del mio libero amore
Io salgo dall'inferno per cantarla
Sotto il sole
E questa è la canzone del mio giovane amore
Io salgo dall'inferno per cantarla
Sotto il sole

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