Murubutu - Storia di Gino testo (lyrics)
[Murubutu - Storia di Gino testo lyrics]
Perché a soli nove anni
È una staffetta partigiana
Vive appieno, non ha freno
Si stende e guarda il cielo
Poi respira a piene nari
L'aria sa di tiglio e fieno
Perché i veri nazi neri lui
Non li hai mai visti
Porta nuove su ai GAP, che sparano i fascisti
Lui sente 'sta giovane mente
Che non c'è futuro
Sicuro ma il suo pugno è chiuso e se
Cresce crede, lui corre e non cede
Più forte ogni mese, la morte lo insegue
Su e giù, tra case e chiese
Su e giù tra strade piene
Fino a dove l'erba bassa cede il
Passo a pietra e neve
No, no, Gino non sente
Non sente più qui: "Caricare"
Poi "ricaricare" gino non sente più niente
Non sente più click-click sul manico
Il fucile carico no, Gino non sente
Non sente più qui: "Caricare"
Poi "ricaricare" gino non sente più niente
È stato colpito prima alle gambe
E alle tempie poi
La resistenza non ha standard né target:
Nove anni
Tre fratelli e un solo paio di scarpe
La sera la stalla poi di giorno la strada poi
Di notte giù la testa sotto
I colpi di bengala
Tu bene bada che bene vada
Lui vorrebbe i fasci morti come a Guadalajara
Ma qui chi guarda impara col
Click qui chi arma spara
Perché il vero male umano ma
Non lo ammazzi mai!
Ma un giorno nero ricordato tra i più presi
L’arrivo nei paesi della divisione Goering:
"Alle Rebellen haben sich nicht
Zu erwarten als den Tod!"
Gino vide piani e sedi poi
Mise le ali ai piedi
Poi corse tra i sentieri ad
Avvisare i suoi guerrieri
Quel giorno il suo ardore bagnò
Il manto al futuro
Ma il sangue invasore bagnò il grano maturo
No, no, Gino non sente
Non sente più qui: "Caricare"
Poi "ricaricare" gino non sente più niente
Non sente più click-click sul manico
Il fucile carico no, Gino non sente
Non sente più qui: "Caricare"
Poi "ricaricare" gino non sente più niente
È stato colpito prima alle gambe
E alle tempie poi
Paolo ha un anno in più, conosce Gino da anni
Stessa storia, stessa scuola
Stessa vita nei campi
I genitori di Paolo, produttori vinicoli
Non sono fascisti ma di ambienti limitrofi
In cambio di due cocci
Di due soldi e due bossoli
Paolo ha detto ai fasci: "Gino
Sta con i rossi!"
I suoi posti, i suoi boschi
I compagni commossi
Tutto questo Gino ha visto in
Un lampo negli occhi
Il sole rise e soffiava un vento fine
Quando tutto vide fine lì lì da fine aprile
Cos’è rimasto di Gino?
Un cippo in marmo vivo
Eretto in cima all’Appennino
No, no, Gino non sente
Non sente più qui: "Caricare"
Poi "ricaricare" gino non sente più niente
Non sente più click-click sul manico
Il fucile carico no, Gino non sente
Non sente più qui: "Caricare"
Poi "ricaricare" gino non sente più niente
È stato colpito prima alle gambe
E alle tempie poi