Nesli - Confessione - story testo (lyrics)
[Nesli - Confessione - story testo lyrics]
Quando avrei dovuto imparare a sentirmi unico
Quando avrei dovuto svegliarmi
Dal peggior incubo
E quando avrei dovuto capire
Che ero in pericolo forse no, non ricordo
Questo giorno è troppo lungo e
Io dentro ci muoio non sono come voglio
Non sei quello che voglio
Tu scopati l'orgoglio tanto questo
Mondo è come te vuole solo un segno come un
Figlio dentro di sé
Io non mi assomiglio dentro tutto questo
Faccio un altro miglio e mi detesto
Cosa provi adesso che hai visto
Il mondo solo attraverso
Gli occhi sbarrati e un cielo terso?
Mi guardano pensando che abbia perso
Ma io non l'ho mai perso il senso
Sono qui che scrivo e non ci penso
La mente viaggia sempre controsenso
Io a cercare tento, sotto effetto dei giorni
Perché, se provi affetto, sprofondi
In bilico tra mondi immaginari
Tramonti visionari
Tra i conti della banca sempre pari
Con tutti i soldi spesi eravamo milionari
Forse no, non ricordo
Quando in testa avevo solamente questo sogno
Quando ti dicevo: "Io, se parto, non ritorno"
Non credo più all'inferno
O a un Dio che non ha mai voluto il meglio
Per ogni suo figlio in questa terra
Ma credo nella guerra perché
Ce l'ho nel sangue
Perché a ingoiare merda prima
O poi diventi grande
Forse non ricordo com'era prima di questo
Prima di capire che in fondo nessuno è onesto
Prima delle firme sui fogli e
Di tutto il resto
Prima di vedere la tua faccia su un manifesto
Forse no, non ricordo
Le battaglie fatte fino all'ultimo secondo
Aspettando il tuo turno, il tuo treno
Il tuo giorno
Perso sempre dentro lo stesso brutto sogno
Forse non ricordo il senso e la fatica
La follia e la voglia in questa cazzo di vita
Gli amici che non ho
Saputo più tenermi accanto non me ne vanto
Ma il diavolo
Ma il diavolo si è preso il banco
Io seduto al tavolo all'ultima puntata
Se fosse una serie, sarebbe l'ultima puntata
Se fosse una serie, sarebbe l'arma puntata
Forse non ricordo com'era la vita prima
Prima di capire che perdere ci avvicina
All'idea di noi, sì, ma quella più cattiva
All'idea che poi, come il corpo
Tutto va in rovina
Forse dovrei tornare a scrivere solo per me
Non per te, non per lui, non per loro
Non per lei
Hanno fatto i soldi e sono in molti
Per me sono morti
E non l'ho mai visti come rei
Discorso uno: non sono nessuno
Passo e chiudo, fanculo