Noyz Narcos, Nex Cassel - Sepolti Vivi (Prison Blues) testo (lyrics)

Noyz Narcos

Noyz Narcos [Emanuele Frasca] Roma, Italia 🇮🇹

[Noyz Narcos, Nex Cassel - Sepolti Vivi Prison Blues testo lyrics]

(Noyz Narcos:)
Il mio meglio amico è in una cella di sei metri quadri
Insieme ad altri due schizzati peggio dei loro padri
Sedici ore no stop, Roma come Fort Knox
Niente sacco, spacchi nocche contro un muro, fai la boxe
L'ora d'aria è per trovare ganci all'uscita
Storie di catene e calci e morti suicida
Lacci delle scarpe cappi, tatuaggi sopra i bracci
Cicatrici e tagli dove paghi tutto quando sbagli
Un'altra croce sul mio corpo, 'n altro morto d'overdose
Non mi chiede' come cazzo vanno le cose
Vanno che perdo quattro amici all'anno
L'altri si ritroveranno al gabbio allo stesso braccio
E io mi faccio pure per loro, sempre doppio
Sogno che accoppo guardie, il cranio gli scoppio
Sopra al muro traccio cazzi neri cazzi seri
Ragazzi veri chiusi dentro Regina Coeli
Sognano le loro donne senza veli tra le sbarre
Mani sulla pelle mentre scoppiano dentro le celle
La lancetta pare ferma, non ti passa un cazzo in cella
Magistrato, torna alla tua cazzo di vita bella


E io dovrei versare mezza Ceres per tutte le sere
Che il mio amico in cella non potrà vedere
La mia musica è indagata, è chiacchiera di quartiere
Figlio di puttana infame, cambia mestiere!

(Nex Cassel:)
I giudici non sanno la trama della vicenda
Ma quella di chi si infama a vicenda
I caramba non sanno quanto qui sia facile incasinarsi
È più facile incatenarci
I giornalisti non sanno la sentenza del tribunale
Hanno la tiratura da triplicare
Gli avvocati sanno che il tuo torto
Poi ti torna contro, è il loro tornaconto

A me sembra che le indagini che fanno fanno ridere
Giocano con gli anni che altri dovranno vivere
Queste mura non dividono i buoni dai cattivi
Ma spesso i morti vivi dai sepolti vivi
Gira nove chiavi e mi rimetti in libertà, come la chiami tu
Ma questa è schiavitù
Questa è scena dura al microfono del tuo locale
Scena muta al microfono del tribunale
Qui davvero il rap grida il vero
E a luglio ho un processo per €100.000
Una condanna non finisce mai
Ogni strada qua finisce in guai
E più che darmi torto è facile darmi morto
Stronzo, ma soltanto in un'aula di tribunale
Infame, puoi darmi contro
Non in strada, non davanti a Dio
Ci vediamo all'inferno, non vado avanti io
Vuoi capirlo? Qui non c'è un cavillo come per Piersilvio
Il figlio del presidente del consiglio
A noi restano vite rubate
Vite spezzate da partite truccate
Pregiudicati o predestinati coi conati
Il giorno del colloquio per mia madre perquisita per entrare
E il giudice legge le carte di sfuggita
È la legge, non la vita che ti è sfuggita

I giudici non sanno la trama della vicenda
Ma quella di chi si infama a vicenda
I caramba non sanno quanto qui sia facile incasinarsi
È più facile incatenarci
I giornalisti non sanno la sentenza del tribunale
Hanno la tiratura da triplicare
Gli avvocati sanno che il tuo torto
Poi ti torna contro, è il loro tornaconto

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