The Zen Circus - Dalì testo (lyrics)
[The Zen Circus - Dalì testo lyrics]
Morto l'11 novembre, nato il 23 dicembre
Lo diceva quel signore seduto alla stazione
Non è vino, c'è Dio in quel cartone
Ma che soddisfazione
E tutta la pensione vola in un pomeriggio
Per un gran lavoratore non
C'è peggior supplizio
Alla fine un dissidente
Per sua stessa vocazione
È destinato alla persecuzione
Lo chiamavano Dalì
Dalì era il soprannome, soltanto per i baffi
Il bingo una passione recente, ma negli anni
Biliardo in gioventù, nevrosi da marito
E la bara avvolta in una bandiera
Nessun tricolore, soltanto rossa e nera
Dalì
Se un giorno tornerò, che non si può mai dire
E mi vendicherò di tutto quel patire
E di tutta questa gente
Che nessuno è innocente
E Dio, magari sono io, magari anche no
Io c'ero anche riuscito a
Far quadrare il cerchio
Le scarpe a mio figlio
Una moglie nel mio letto
Ma un padre si dimentica, un uomo si consuma
E alla fine è una grossa fregatura
Lo vedrete anche da voi
La vita è un'avventura, ma non esiste cura
Di essere normale tu non aver premura
Dalì dalì
Dalì dalì
Dalì