Tiromancino, Fabri Fibra - L'inquietudine di esistere testo (lyrics)
Tiromancino
Fabri Fibra [Fabrizio Tarducci] Senigallia, Marche, Italia
[Tiromancino, Fabri Fibra - L'inquietudine di esistere testo lyrics]
In certe cose tocca essere precisi
Da ragazzino stavo zitto
Mani in tasca come lo zippo
Un giovane afflitto
Sono partito, ho capito, ho
Pagato i miei debiti, la benzina e l’affitto
Il giorno dopo ero sovrappensiero
Sopra un aereo
In questo mondo in cui tutto gira
Intorno a chi è più famoso
Maltrattami e io ti sposo, poi ti lascio
Faremo statistica come l’ennesima
Famiglia allo sfascio
A pezzi come un puzzle, basta progetti
Le cose migliori mi son venute così
Come quando ti ho incontrata, per caso
Per questo dove sarò domani, ora non lo so
Non voglio vivere seguendo piani
Che non rispetterò
Come sempre leggera di nuovo la
Sera porta via da me
L’inquietudine di esistere che c’è
Mani aperte su gli occhi chiusi
Subito dopo pugni chiusi e occhi aperti
Dipende come ti comporti, come da piccoli
Se resti piccolo vai a picco
Chi ci crede alla storia del ricco che
Gioca tutto e poi diventa povero
E chi ci crede alla storia del povero
Che gioca un numero e diventa ricco
Domani dove sarò, come sarò, non lo so
Non solo
Lancio le mani al cielo magari prendo il volo
Per questo dove sarò domani, ora non lo so
Non voglio vivere seguendo piani
Che non rispetterò
Come sempre leggera di nuovo la
Sera porta via da me
L’inquietudine di esistere che c’è
Per questo dove sarò domani, ora non lo so
L’inquietudine di esistere che c’è
L'inquietudine di esistere che c'è, che c'è
Che c'è