Alex Antonov - Bambino testo (lyrics)

[Alex Antonov - Bambino testo lyrics]

Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare

Tu vuoi parlare con me in giacca e cravatta?
Beh guarda
Ti prego di tornare ad un'ora più tarda
Ora sono nella sala di casa e non mi aggrada
Vestirmi col vestito di giornata
Mi interessa molto relativamente
Mi sento ancora sporco di allattate materne
Di figli? Beh io certo che voglio averne
Ma sono ancora troppo figlio
Per pensarci seriamente
La bilancia è una metafora pensi che serva?
Da una parte ho l'innocenza
Dall'altra la sеlva
Di pensieri sul mio ruolo
Se è prеsto per far l'uomo oppure se è tardi
Ma per farlo poco
Io mi rotolo sui prati e mi diverto
A vedere quanti tagli mi sono
Fatto e quanto sono aperto
E lo so, mi vedete un frei serio
Ma in fondo è ieri che
Mi lanciavo con il carretto quindi

Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare

Sono un bimbo che ha perso la sua spontaneità
Ora ho mille filtri come il posacenere di là
Vorrei parlare ma la voce non esce
Non riesce ad essere quello
Che io vorrei essere
E porto perdite sopra pergolati
Viti da cui derivare i litri li vedo filati
E vi vedo affilati zac
Taglio io che me li faccio
Ricordo di quando mi facevo le partite di
Calcio con l'Uomo Ragno in attacco
E il dott ottopus in porta è chiaro
Con le sedie della sala a far da pali
Pensa che le sedie della sala
Ancora fan da pali perchè siamo tutti fermi
Con i complessi con i malesseri
E resti ad attenderli
Porto rime con le quali gioco spesso
E mi trincero dentro
Giocattoli sul pavimento

Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare
Stai parlando con un bimbo che
È fuori a giocare

Sono
Ancora in bilico tra il bimbo che giocava
E il ragazzo che studiava
Quando ti gusti la casa
E gli sbatti e le difficoltà insite
Nelle decisioni con le quotazioni intrinseche
Siamo tutti sul machissene
Quadri di Matisse? Ne avessi
Me li venderei per Pilsner
Siamo ancora quattro frei che
Giocano in piazza la pallonata alta
Il pallone poi rimbalza
Per alcuni sei un ragazzo cinquantenne
Diversamente
Da chi ti vede un gagnetto ventenne
Per nessuno sei qualcuno di unico
Ed è ludico
Che a saperlo resti sempre l'ultimo
Io mi lucido i giochini in mezzo ai blabla
Il bello è che li sostengo e pure con calma
Voglio una tipa che mi faccia da mamma
La pasta con le vongole mica so cucinarla

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