Bassi Maestro - What I Am testo (lyrics)

[Bassi Maestro - What I Am testo lyrics]

Sono anni che aspetto, aspetto troppo, la
Gente chiede un suono grosso
Non mi si leva più di dosso paziente
Ad ogni nuova mossa come nel
92 aspetto la riscossa
La risposta la stessa frase
Va riletta, va scomposta
Rimettimi da capo che t'insegno a
Farla grossa spingo indietro il tempo
Ogni avvenimento ho il presentimento che
Se non lo spingo poi
Non lo sento! Questo paga 40
A 60: 40 le soddisfazioni
60 la voglia che manca
Più soldi in una banca e non
La passi franca, se guardi bene
Chi mantiene ricorda e rivanga
Si aspetta un modo nuovo, un uomo nuovo
Deluso da tentativi che portano
A un suono in cui non mi trovo
Deluso dalle voci della folla scappo via ed è
Follia perchè via da casa mia provo
Nostalgia! Mi rigenero ritorno e
Riparto da capo
Mi rimetto a fare musica e mi sento il capo
Non aspetto produco di getto
Perchè reppo me stesso
In ogni cazzo di progetto suono
Fresco, suono vecchio, suono denso
Voi chiamatemi
Enzo perchè ci vuole orecchio, e
Quando aspetto c'è un motivo, se
Torno e ti scivo è perchè
Torno per essere il primo, capito?

Trust me, I am what I am when I jam
(what I am is what I am)
Trust me, I am what I am when I jam
(you're what you are oror?)

E a volte per capire chi
Siamo si può scappare
Lontano e poi ritornare quando
Sentiamo il richiamo, se vivo a Milano è
Perchè so bene che è più la gente che odio di
Quella che amo! La mia opera
Consiste nel passarci sopra
Nel tramandare sensazioni a chi
Mi compra, non vivo nell'ombra
Tengo la mente sgombra, i pensieri cattivi
Mischiati all'alcol non li si affronta!
Sono io, quel che sono, me medesimo
Non ho mai guadagnato un falso merito
Non ho mai dedicato una
Canzone a chi non valeva un
Insulto, e se l'ho fatto
Non è mai uscita dal mio studio
Scrivo mentre sudo freddo
Studio un mezzo per arrivarti
In faccia diretto
E non passarti attraverso per i
Più giovani ho la fotta del rap e qualche
Barra dedicata ai fratelli della mia età
Siamo tra
Quelli, tra i pochi che tu vedi nel club
Ciò che senti nei pezzi che faccio ahimè è
Pura verità! Sono un trentaduenne
Con la testa di
Un quarantenne che vive come un ventenne
Lo spirito libero tipico di un
Dodicenne che guarda le stelle
E non pensa che un domani ci lascerà le penne
Quello che scrivo me lo leggi in viso e a
'sto giro finisco la strofa con un sorriso
Ciao!

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