Blnkay, Kadillac - Vi lascio perdere testo (lyrics)

[Blnkay, Kadillac - Vi lascio perdere testo lyrics]

Ah, ah

Fresh nello strazio (Ah)
Mica un altro ragazzo fashion del cazzo (Ah)
Un essere umano alla mano come
Il cash nello smazzo
Il globo è un manicomio, entro matto
Esco pazzo (Ah)
Sto in disparte, gioco le mie carte
Non pesco dal mazzo ci riesco, m'ammazzo
Non mento per far battute
Come averlo detto a cento metri dal pavimento
Intento a volare aprendo il paracadute (Uoh)
Ho un personal, sarà il computer
Non penso, ma è tutta salute
Mi sento disperso come una casa in una palude
Oppure nel bel mezzo di una foresta
Rubano tutto, altro che mazzetta
Nel dubbio anche tu arrampicati
Scavalca dall'impalcatura e spalanca
Pure la finestra (Dai, dai)


Che t'aspetto alla destra del cassetto
No non ho più un sogno
Fasi che ne dopi troppi, del doping, no
Non ne ho bisogno (No)
L'atterraggio d'emergenza
Il mio viaggio è al termine (Ah)
Vinco senza opporre resistenza
Vi lascio perdere (Ah)

M'isolo da ciò che attorno
Il contorno lo deformo
Vivo gli incubi da sveglio perché
Non dormo da qualche giorno
Sono il tipo che se parla, mangia la foglia
E parla come mangia perché parla
E mangia a malavoglia
La mia gioia è la pietanza e la
Mia noia per pietà non la mastica
Ma la ingoia
Per riempire la pancia si arrangia con
Quello che di me avanza
Alla fine pranza con ansia e paranoia

Chiunque non mi sopporti non mi supporti
Finto stinco di santi
Un bimbo nel fango stanco dei giochi sporchi
I pochi sbocchi nei dintorni
Solchi enormi ai giorni nostri
Per coprir torti, cavano gli occhi ai sordi
Siamo in tre se la bipolarità si manifesta
C'è un altro me che non se
Ne va via dalla mia testa (Ah)
Quest'apatia resta, poi lui sta sulle sue
Eravamo una persona sola
Ora siamo solo in due
Il più è capirsi nei limiti
Per non patirsi o compatirsi in
Quanto simili e incompatibili
Sfidami col guanto e conta i lividi
Simone affronta le proprie paure
Da quando non
Compra più i libri di Piccoli brividi
Con l'ambizione di essere il più originale
MC dalle origini tra ridicoli ibridi (Ah)
Gli invidiosi molti e privi di sentimenti
I loro complimenti nei miei confronti
Sibili di serpenti e qui voci frequenti
O rendi soldi e ti penti o scappa
Come i politici in caso
Incontrino i contribuenti
Previsti forti aumenti, non di stipendi
Ma di precipitazioni di escrementi
Visto il tempo e visti i tempi
Da dissidenti o si fuma, o si pippa
O si scola o ci si scopa una tipa tipo
Studenti in gita a scuola
A momenti promettenti di una
Vita mai di parola
L'unica via di sbocco è otturata
Da due dita in gola

M'isolo da ciò che attorno
Il contorno lo deformo
Vivo gli incubi da sveglio perché
Non dormo da qualche giorno
Sono il tipo che se parla, mangia la foglia
E parla come mangia perché parla
E mangia a malavoglia
La mia gioia è la pietanza e la
Mia noia per pietà non la mastica
Ma la ingoia
Per riempire la pancia si arrangia con
Quello che di me avanza
Alla fine pranza con ansia e paranoia

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