DJ West, Murubutu, Claver Gold - L’amica di Annalisa testo (lyrics)

[DJ West, Murubutu, Claver Gold - L’amica di Annalisa testo lyrics]

Dans son regard absent et son iris absinthe
Tandis que Marilou s'amuse à faire des
Volutes de sèches au menthol
Entre deux bulles de comic strip

E le parole nella notte erano nuvole
E buio a tratti sulle cupole dell'urbe
Foglie d'autunno in un folle circuito
Viaggio ellittico di andata e ritorno
In un punto e
Tu non sai niente di quest'ombra
E il rumore che fai
Tu non sai niente di quest'ombra
E l'umore che dai e per chi vive sempre
All'ombra resta solo silenzio
Domande-nde-nde-nde-nde ehi
Una sera calda con gli occhi truccati in nero
Lei giunse la faccia scarna
Gli anelli d'argento ai piedi
Là il vento la sollevava con
Le eliche dei pensieri


Lei aveva un trucco indelebile
Capelli neri sui seni
Veniva piano vestita di seta grigia
Poi mise la mano fredda
Sulla testa di Annalisa
Che arresa la seguì in fretta
Le prese la mano stretta
La mano che va concessa a
Una vecchia migliore amica
Perse ogni amico, il suo riso, il sorriso
Il profilo
Del viso fino che aveva il primo mattino
Il suo mondo dei giorni chiari gli affetti
Gli amici cari non veniva più a scherzare
Fra i viali d'ippocastani
Lisa appariva buia e la sua nuova amica cupa
La teneva stretta al braccio e
La mano sopra alla nuca
Più il tempo contava le albe
Più Lisa perdeva vita
Più quella divenne grande
Più Lisa rimpiccioliva
Un giorno col cielo nero la
Vidi passare in via
Era passato un anno intero
Pareva una dea punita ed aveva
Lo sguardo altero nel corpo di una bambina
Con gli occhi cerchiati in nero e
La voce della sua amica

Dove vai? Cosa fai? Come stai? Che c'è?
Come mai? Dove stai? Ce la fai? Ci sei?
Quando il mondo a corpo morto
Preme contro di te seh, seh gigante
Piove luce dal cero come un lume dal nero
Forse questo non basterà
Dadan dan dan dan dan

Lisa era distratta
Non più attratta dalla gravità
Mente e corpo erano scisse tipo bipolarità
Senza quella voglia di riprendersi la libertà
Allaccia le scarpe come ballerine di Degas
Lisa bandita dal suo passato Sacro Graal
Persa dentro un dedalo di strade
Come la Via Pál
Brucia Pall Mall ma il male non passa
Quei pensieri pesano e le
Tengono la testa bassa
Mani sudate racchiudono le giornate
Si schiudono come un guscio
Nell'uscio di mille case
Lasciate torna alla base
Ripetendosi una frase:
"Spero che il cuore mi calmi
In questa vita kamikaze"
Suonano rase le note delle emozioni
La notte suda nel letto
Nel petto palpitazioni
Tremori, vari rumori, rancori, rari sapori
Sentori di daltonismo nel
Distinguere i colori
Fuori, il mondo si muove
Ma dentro vagano piovre
E Lisa ha solo una amica che
La fissa ma non si commuove
Esce in pigiama e gira
Strana solo quando piove
Vaga disperata e un po'
Spaesata verso chissà dove
Anche i parenti han rinunciato
Dopo i tentativi
Più disperati e reiterati ad esser positivi
L'ipocondria dei suoi
Disturbi neurovegetativi
La spinge in bagno verso
Un pacco di antidepressivi

Dove vai? Cosa fai? Come stai? Che c'è?
Come mai? Dove stai? Ce la fai? Ci sei?
Quando il mondo a corpo morto
Preme contro di te seh, seh gigante
Piove luce dal cero come un lume dal nero
Forse questo non basterà
Dadan dan dan dan dan

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