Emis Killa, Jake La Furia - Renè & Francis testo (lyrics)

Emis Killa [Emiliano Rudolf Giambelli]

Jake La Furia [Francesco Vigorelli]

[Emis Killa, Jake La Furia - Renè & Francis testo lyrics]

Sono venuto al mondo tra i pianti dell'Ade
Cresciuto in mezzo ai vicoli
In quel di Lambrate
Due bravi genitori, entrambi lavoratori
E sotto due coglioni pesanti come mattoni
Ma ho capito presto, fra'
Che l'onestà non paga (No)
Fratelli flirtano col crimine per fare strada
(Sì) mentre gli altri bambini al
Parco scambiavano figurine (Fra')
Io mi facevo le ossa in un carcere minorile
Poi le prime rapine mentre i
Miei fra' in Comasina
Si ammazzano con l'ero'
Nei Settanta non tira la cocaina
Io ne ho poco più di venti
Ma sto sopra questi donne e soldi
Ferri sporchi sotto belle vesti
I morti e gli arresti
Poi la faida con Francis
Le foto al TG con le vittime dei sequestri
Non sparo mai per primo
Ma al piombo rispondo
'Sto sbirro sa quello a cui va incontro

Sulla carta d'identità c'è
Scritto "Criminale"
E ho comandato questa città
Ma per farlo ho fatto del male
A noi che abbiamo fatto la guerra
Lieve la terra non sarà
Amen, nel nome della pistola
Dei soldi e della santità

Quanto sangue ho visto, ma non ho mai mollato
Sorridevo in tele quando mi hanno arrestato
Ogni uomo ha la sua storia
Ed un destino assegnato
C'è chi nasce medico e chi capo di Stato
Ma io, fra', sono nato per fare il ladro
Sbirri mettono a soqquadro casa di mia madre
Metto giù con l'avvocato e torno a riposare
Ma di notte mi sveglia una voce
Mi grida: "Corri e non ti voltare"

(Ah) Si dice che mio padre
Avesse tre dita (Seh)
Che le avesse perse in banca col mitra (Trr)
Mi ha passato nome, fama e il mestiere (Ah)
Comandavo strade, bische e galere (Seh)
Con la mia faccia d'angelo
Ma angelo della morte
Picchiavo sempre primo così
Picchiavo più forte
Ne ho uccisi di ufficiali della Polizia
(yeah) per tutti quei miliardi e
Gli abiti di sartoria (Seh)
Io già da piccolo rubavo pellicce e collane
(Ah) dieci pali al giorno dalle puttane (Ah)
Coi marsigliesi di Albert Bergamelli (Seh)
Pesavo chili nelle stanze degli alberghi (Ah)
Alla fine mi hanno chiuso in
Un'isola in mezzo al mare
Quaranta coltellate mi hanno dato
Ma mi hanno reso immortale
Il mio cuore l'hanno tolto dal
Petto dentro una cella
L'hanno preso, morsicato e buttato per terra

Forse Dio mi perdonerà se son
Stato un fiore del male
O mi farò trent'anni qua per colpa
Di una donna o un infame
A noi che abbiamo fatto la guerra
Lieve la terra non sarà
Amen nel nome della pistola
Dei soldi e della santità

Quanto sangue ho visto, ma non ho mai mollato
Sorridevo in tele quando mi hanno arrestato
Ogni uomo ha la sua storia
Ed un destino assegnato
C'è chi nasce medico e chi capo di Stato
Ma io, fra', sono nato per fare il ladro
Sbirri mettono a soqquadro casa di mia madre
Metto giù con l'avvocato e torno a riposare
Ma di notte mi sveglia una voce
Mi grida: "Corri e non ti voltare"

Corri e non ti voltare

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