ErreMc, DJ Fastcut - Un po' di più testo (lyrics)
[ErreMc, DJ Fastcut - Un po' di più testo lyrics]
Cercavo i giardini di marzo ad aprile
Iniziare puntuale e poi ritardare la fine
Che non vorresti mai vedere l’amore finire
Per qualcuno o qualcosa che
Deve ancora capire
Carpire il tempo non fa alcun effetto
Patire dentro in segno d’affetto
Ad ambire al peggio sono perfetto
A fatiche gli anni li conto meglio da
Da quando mio padre guardava Gullit
Dai tempi dei tre amici come in Gully
Fino a quando le domande le sussurri
E le risposte son bravi a darle tutti odio
Odio come pasto per sfamarmi odio
Odio quando posso per amarmi
Voglio più di quanto possa bastarmi
Sogno, più di quando voglio addormentarmi
Parla Homicidial, rango regale, Plantageneti
Di realtà ce n’è tanta, te quanta ne neghi?
A furia d’omologarti nell’acqua
In cui anneghi dal punto zero cadi e la
Cascata la risali a piedi
Con la corrente contro come fai
Stessa cosa quando vuoi ciò che non hai
Ma fotte un cazzo, finché una voce dice
Perché io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi dopo i tuoi tanti mai
Io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi dopo i tuoi tanti mai
Piango fuoco sulla pelle, la cute è lava
Ciò che incute rabbia urla, Cutelaba
E dopo il sonno manca, ma già mancava
Da quando non correvo
Ma asfaltavo la mia strada ma
Oggi se corro pecco come Bagnaia
La saliva che le tue labbra bagnava
Come la riva al tocco del mare cambiava
Così cambiavo mentre respiravo la tua aria
Cuore in ansia, sbatte forte in tachicardia
Quando la vita è troia e in tacchi va via
Ho scambiato un sasso per uno scoglio
Nelle mie scarpe il cielo quando l’ho tolto
Perché io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che non vedi dopo i tuoi tanti mai
Io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi dopo i tuoi tanti mai
Iniziare puntuale e poi ritardare la fine
Che non vorresti mai vedere l’amore finire
Per qualcuno o qualcosa che
Deve ancora capire
Carpire il tempo non fa alcun effetto
Patire dentro in segno d’affetto
Ad ambire al peggio sono perfetto
A fatiche gli anni li conto meglio da
Da quando mio padre guardava Gullit
Dai tempi dei tre amici come in Gully
Fino a quando le domande le sussurri
E le risposte son bravi a darle tutti odio
Odio come pasto per sfamarmi odio
Odio quando posso per amarmi
Voglio più di quanto possa bastarmi
Sogno, più di quando voglio addormentarmi
Parla Homicidial, rango regale, Plantageneti
Di realtà ce n’è tanta, te quanta ne neghi?
A furia d’omologarti nell’acqua
In cui anneghi dal punto zero cadi e la
Cascata la risali a piedi
Con la corrente contro come fai
Stessa cosa quando vuoi ciò che non hai
Ma fotte un cazzo, finché una voce dice
Perché io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi dopo i tuoi tanti mai
Io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi dopo i tuoi tanti mai
Piango fuoco sulla pelle, la cute è lava
Ciò che incute rabbia urla, Cutelaba
E dopo il sonno manca, ma già mancava
Da quando non correvo
Ma asfaltavo la mia strada ma
Oggi se corro pecco come Bagnaia
La saliva che le tue labbra bagnava
Come la riva al tocco del mare cambiava
Così cambiavo mentre respiravo la tua aria
Cuore in ansia, sbatte forte in tachicardia
Quando la vita è troia e in tacchi va via
Ho scambiato un sasso per uno scoglio
Nelle mie scarpe il cielo quando l’ho tolto
Perché io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che non vedi dopo i tuoi tanti mai
Io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi ma
Alla fine non avrai io voglio un po’ di più
Di quello che tu chiedi dopo i tuoi tanti mai