Giancane - La stessa estate (1996) testo (lyrics)
[Giancane - La stessa estate 1996 testo lyrics]
Io, Bartezzaghi e gelato
Sei già nero d'aprile che balli al
Tramonto e io voglio morire
A-mi il ritmo latino gio chi d'anca e bacino
Ah ma che bella la Samba
La Salsa, il Merengue, l'estate in Calabria
Qua-ndo il telegiornale di-ce di non uscire
Ne-lle ore infuocate coi nomi di
Merda che danno all'estate
Stin chi e cosce sudate
Fo-to da gambe abbronzate
Ste-lle di mare in Salento
La nuova frontiera del divertimento
La stessa estate in Calabria
La stessa estate in Salento
La stessa estate a Fregene
La stessa estate anche qua
La stessa estate in Sardegna
La stessa estate in Versilia
La stessa estate a Riccione
La stessa estate anche qua
La stessa estate di merda di merda
Di merda di merda
La stessa estate di merda
Ah, ma che bello il campeggio
Fi le e ragni nel cesso
Vai! Ci sta l'animatore, arriva
Mi parla, lo odio, ora muore
Par-tenza intelligente
Pull man molto accogliente
Fer-mi in coda da ore
Apro il portellone l'Italia e il pallone!
La stessa estate in Calabria
La stessa estate in Salento
La stessa estate a Fregene
La stessa estate anche qua
La stessa estate di merda di merda
Di merda di merda
La stessa estate in Sicilia
La stessa estate in Sardegna
La stessa estate a Sorrento
La stessa estate anche qua
La stessa estate di merda di merda
Di merda di merda
La stessa estate in Calabria
La stessa estate in Salento
La stessa estate a Fregene
La stessa estate anche qua
La stessa estate di merda di merda
Di merda di merda
La stessa estate in Sicilia
La stessa estate in Sardegna
La stessa estate a Sorrento
La stessa estate anche qua
La stessa estate di merda di merda
Di merda di merda
La stessa estate in Calabria
La stessa estate in Salento
La stessa estate a Fregene
La stessa estate anche qua
La stessa estate di merda