Quando mi arrendo al mio lato peggiore
Coltivo il risentimento, perpetuo il dolore
Mai stato vittima di nessuno, a parte me stesso
Ah, Marracash
È un mondo di vittime
Senti, ah
Se guardi indietro
Lo sai che non sei di vetro
Hai retto di peggio
Eppure temi di cedere sotto il peso
Che farai adesso? A chi darai la colpa?
Alla tua zona? Agli istituti? A una famiglia storta?
Tu vuoi raccontarti che sei stato vittima
Che rispetto agli altri la tua rabbia
È più legittima (Più legittima)
Quante volte hai pensato di farla pagare a tutti
Sei solo riuscito a farti pagare
Non li hai distrutti (Pff)
Nessuno credeva in te, allora ci hai creduto troppo tu
Fino a identificarti in ciò che ti hanno tolto
Senza più cercare né confronto né conforto
Sostituendo amore col controllo e con lo scontro
Pianti di sciacalli, hanno qualcosa poi da vendere
Accogli i traumi o cerca una scusa che è più semplice
Per ricascarci, per esser debole
Temi una cosa così tanto che la fai succedere
Le tue radici recidi da vittima
Se lo subisci e lo infliggi, sei vittima
Tutti smarriti, feriti in profondità
Chi lascia il passato e chi non ce la fa
Non mi convinci, ti esprimi da vittima
Questi vestiti cuciti da vittima
Se lo decidi, ti pigli quello che verrà
Nessuno si prende responsabilità
La gente non possiede niente, solo la dignità
Chi piange pubblicamente come fa? (Come fa?)
Così arrivista che monetizza l'umiliazione
Ed altra gente triste che assiste, così è migliore
Non fa per te, che resti lì silente, resiliente
Nel tuo patologico bisogno di conferme
Di tenere strette le cose fino all'asfissia
Come se tutto stesse sempre per scivolarti via
È tutto in testa
Hai i blocchi perché ancora
Ferma ai blocchi di partenza
Credi di meritarti questa merda, una sentenza
Temi il dolore, poi ti affezioni, è dipendenza
Se non perdoni loro, non perdonerai te stessa, ah
Quindi cambia, perché lo sai
Che piangere non è abbastanza
Non è sul serio se ti lascia intatta
Il sangue è più denso dell'acqua e macchia
Le tue radici recidi da vittima
Se lo subisci e lo infliggi, sei vittima
Tutti smarriti, feriti in profondità
Chi lascia il passato e chi non ce la fa
Non mi convinci, ti esprimi da vittima
Questi vestiti cuciti da vittima
Se lo decidi, ti pigli quello che verrà
Nessuno si prende responsabilità
Il male che hai subito e hai fatto a tua volta
Puoi liberartene se vuoi, vuoi, vuoi (Credo)
Le tue radici recidi da vittima
Se lo subisci e lo infliggi, sei vittima
Tutti smarriti, feriti in profondità
Chi lascia il passato e chi non ce la fa
Non mi convinci, ti esprimi da vittima
Questi vestiti cuciti da vittima
Se lo decidi, ti pigli quello che verrà
Nessuno si prende responsabilità
Significato e Recensione della canzone Marracash - VITTIMA
La canzone "VITTIMA" di Marracash è una vera e propria analisi psicologica, che non solo svela le profondità dell'animo umano, ma solleva anche domande sulla vita e sulla consapevolezza di sé. Molti ascoltatori la considerano un vero capolavoro, e ciò è giustificato non solo dal testo potente, ma anche dalla sua unica capacità di toccare le emozioni.
Il brano è pieno di esperienze personali, riflessioni sul dolore, sull'autoidentificazione e sul conflitto interiore. Non è solo una canzone, è una sorta di terapia attraverso la musica, che tocca chiunque si sia mai sentito perso o dimenticato. Marracash è riuscito a unire la sua lotta interiore con quelle emozioni che provano molti dei suoi ascoltatori. Parla di come una persona possa essere la propria vittima, di come i demoni interiori e le paure possano distruggere.
Un valore particolare a questa composizione è dato dal suo testo. Ogni parola sembra scolpita con il martello, penetrante e sincera. Il processo di crescita, la lotta con se stessi e con le circostanze esterne — tutto questo Marracash lo trasmette attraverso versi forti, che è impossibile non sentire. Nella canzone ci sono riflessioni su quanto sia difficile talvolta perdonare se stessi e gli altri, oltre al fatto che essere vittima è, piuttosto, una scelta che una situazione forzata. Questo rende la canzone ancora più potente, perché fa riflettere l'ascoltatore, ma soprattutto lo fa vivere le proprie esperienze e consapevolezze. È importante notare anche che la canzone si distingue dalle altre per la sua componente musicale. Non c'è l'aggressività abituale o la durezza in eccesso, come nelle opere precedenti di Marracash. Qui vediamo un'atmosfera più malinconica e profonda. I beat, nonostante la loro semplicità, diventano un vero e proprio sottofondo per le parole, creando la sensazione di essere immersi in questo mondo interiore insieme all'artista.
Molti sottolineano che questa canzone "toglie la pelle" dalla vera essenza della psiche umana. Tocca coloro che sentono che la vita a volte non offre una seconda possibilità, che soffrono per rancori e non riescono a uscire dal cerchio dell'autodistruzione. Tuttavia, come la maggior parte dei brani di Marracash, porta con sé speranza e forza, spingendo al cambiamento. Gli ascoltatori che riescono a cogliere ogni sfumatura del testo trovano in "VITTIMA" molte delle proprie riflessioni ed esperienze. Ad esempio, molti commentano come il brano li abbia aiutati a superare problemi personali, diventando letteralmente una salvezza nei momenti difficili della vita. La lirica suona come una conversazione con un amico che capisce e sostiene, il che, senza dubbio, aggiunge ulteriore forza a questa opera. In mezzo a tutte queste emozioni e riflessioni, "VITTIMA" non è solo una canzone, ma una vera e propria filosofia, espressa attraverso suono e parole. È un messaggio per chiunque si sia mai sentito vittima delle circostanze o si sia messo in quella posizione. Marracash non si limita a condividere la sua esperienza, ma dice: "Non sei solo, e puoi cambiare la tua vita".